Altri 5 mila euro per l'anticipazione sociale

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Altri 5 mila euro
per l'anticipo sociale

Protesta alla ex Speritex di Brusnengo

(28 apr) Un incremento di 5mila euro del fondo destinato all’anticipazione sociale. Con questa decisione, ieri, la Provincia ha confermato il proprio impegno nell’aiuto ai lavoratori e alle imprese in difficoltà. Continua a salire, intanto, il numero di imprese attanagliate nella morsa della crisi economica. Questa mattina alcuni lavoratori hanno manifestato davanti ai cancelli della ex Speritex, azienda tessile di Brusnengo, bloccando l’attività produttiva per un’ora. La protesta è scoppiata a causa del mancato pagamento degli stipendi. Nel corso dell'incontro fra azienda e parti sociali è stato definito un piano di rientro degli arretrati che dovrebbe riportare la situazione alla normalità entro l'estate.

Altri 5mila euro
per l'anticipazione sociale

Protesta alla ex Speritex. Bloccata l'attività per un'ora

Un incremento di 5mila euro del fondo destinato all’anticipazione sociale. Con questa decisione, ieri, la Provincia ha confermato il proprio impegno nell’aiuto ai lavoratori e alle imprese in difficoltà: 25 aziende e 573 lavoratori ne hanno beneficiato dal giorno della prima firma, nel febbraio 2007, a oggi. Altre 5 aziende si sono aggiunte negli ultimi giorni e, come ricordano le parti sociali, «nelle prossime settimane è atteso un aumento esponenziale di richieste». Grazie al progetto “Anticipazione sociale”, condiviso da Provincia, Biverbanca, sindacati e Unione industriali, i lavoratori in cassa integrazione, che normalmente attendono dai sei agli otto mesi per ottenere la prima tranche delle loro spettanze, possono avere i soldi in anticipo senza ricorrere a prestiti personali o altro.
Continua a salire, intanto, il numero di imprese attanagliate nella morsa della crisi economica. Ieri alcuni lavoratori hanno manifestato davanti ai cancelli della ex Speritex, azienda tessile di Brusnengo, bloccando l’attività produttiva per un’ora. La protesta è scoppiata a causa del mancato pagamento degli stipendi: da dicembre, infatti, sono stati pagati solo con acconti e non è stata corrisposta la tredicesima. Nel corso dell’assemblea che, ieri mattina, ha riunito azienda e parti sociali, è stato raggiunto un primo accordo. Per il mese di maggio, 16 lavoratori rimarranno a casa per un periodo di ferie mentre altri 12 continueranno a lavorare in un’altra azienda del gruppo. Nel frattempo è stato definito un piano di rientro degli arretrati che dovrebbe riportare la situazione alla normalità entro l’estate, periodo in cui l’azienda si aspetta di incassare pagamenti che sono in ritardo. A fine mese, poi, sarà fissato un altro incontro tra le parti per definire come e quando accedere agli ammortizzatori sociali.

28 aprile 2009

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