A "Filo", un nuovo mood

A "Filo", un nuovo mood
Pubblicato:
Aggiornato:

Milano
La filatura non è ancora fuori dal labirinto, ma qualche luce già filtra tra i meandri bui del comparto. Poca cosa? Forse, ma già sufficiente ad infondere un nuovo sprint. Mai, come in questa 41ª edizione di “Filo”, è di rigore un mood che mescola cautela e fiducia.

Così, il salone B2B di AssoServizi Biella ha aperto i battenti ieri mattina alle Stelline soprattutto con un’unica certezza: al calo consistente accusato dalla filatura made in Italy nel 2012 (-7,8%), ha fatto finalmente  seguito, nel 2013, un rallentamento del ritmo di caduta (-2,1%), mentre i primi mesi del 2014 stanno partendo bene, con ordinativi in crescita.
«Qualcosa si sta muovendo - conferma infatti Vincenzo Caneparo di Davifil, una delle storiche aziende espositrici di “Filo” -. Ora, l’aspettativa è per una conferma di questo mood, a partire proprio dal salone milanese. Si tratta comunque di un momento ancora piuttosto fluido, dove non possiamo ancora dire di avere certezze, ma possiamo già scorgere i primi segnali di uno scenario che sta cambiando. In ogni caso, la caduta verticale pare essersi arrestata o aver comunque molto decelerato il suo ritmo. Il che fa ben sperare»

Frenata. La decelerazione del ritmo di caduta, peraltro, ha accomunato sia la filatura laniera sia quella cotoniera mentre la liniera (che aveva dato saggio positivo nel 2012), ha archiviato il 2013 con una flessione stimata del -10,5%. Tipologie tutte rappresentate, in varia misura, tra le oltre 80 aziende espositrici del salone rappresentativo di un comparto che, nei preconsuntivi Smi, dovrebbe aver chiuso il 2013 con un fatturato complessivo poco sopra i 3 miliardi di euro.

Export. Sempre dai preconsuntivi Smi, emerge come, nel 2013, anche l’export avrebbe registrato una frenata (-1,8%) portando il fatturato su estero del comparto a quota 900  milioni. Parimenti, l’import arresta il crollo accusato nel 2012 (-20,3%) a -2% e ciò consente di confermare in area positiva (a 78 milioni) il saldo della bilancia commerciale di comparto.
Nei primi nove mesi 2013, sula base dei dati Istat, l’export di filati e fibre tessili made in Biella ha fatto registrare complessivamente un incremento tendenziale del +4,7%. Il flusso è stato particolarmente in aumento verso l’Ue a 28 (+8,6%) mentre ha subito una flessione verso l’Asia (-13%) e si è rivelato stabile verso gli States (+0,77%). Meno positivi, i risultati dell’export della filatura novarese che, nei primi tre trimestri 2013, su base tendenziale, hanno complessivamente messo a segno un - 16,15%, con un - 33,36% verso l’Ue a 28 e un -31,41% verso l’Asia. Da segnalare, però, un risultato positivo verso l’area States (+12,49%).
Nostro inviato
Giovanni Orso

Seguici sui nostri canali