8000 al corteo per salvare il tessile

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Salviamo il Tessile:
ottomila al corteo

Grande successo della manifestazione di Prato

 
 

(2 mar) Ciò che è stato discusso seduti in platea a Città Studi al “textile day” di giovedì, è stato gridato sabato dagli oltre ottomila manifestanti che si sono dati appuntamento a Prato per un messaggio lanciato forte e chiaro attraverso uno striscione di un chilometro. «E’ stata un’iniziativa molto partecipata - racconta il sindaco di Biella, Vittorio Barazzotto, che ha marciato in corteo per le vie di Prato in rappresentanza del distretto biellese accanto agli altri rappresentanti delle città tessili (nella foto sindaci e assessori di queste città tessili con il sindaco di Biella, Vittorio Barazzotto, 1° a sinistra) - che mi ha colpito per la massima coesione di imprenditori, sindacati, artigiani, lavoratori, studenti, tutti convinti e determinati nel ribadire che il tessile non è morto e che non va dimenticato. Com’è stato ricordato in manifestazione, l’Italia è famosa nel mondo per tre cose: la Ferrari, la gastronomia e la moda, che nasce nel cuore dei distretti come Biella».
 

 

Ottomila in corteo a Prato
Messaggio per il Governo

Successo della manifestazione. Striscione di un chilometro



(2 mar) Ciò che è stato discusso seduti in platea a Città Studi al “textile day” di giovedì, è stato gridato sabato dagli oltre ottomila manifestanti che si sono dati appuntamento a Prato per un messaggio lanciato forte e chiaro attraverso uno striscione di un chilometro. «E’ stata un’iniziativa molto partecipata - racconta il sindaco di Biella, Vittorio Barazzotto, che ha marciato in corteo per le vie di Prato in rappresentanza del distretto biellese accanto agli altri rappresentanti delle città tessili - che mi ha colpito per la massima coesione di imprenditori, sindacati, artigiani, lavoratori, studenti, tutti convinti e determinati nel ribadire che il tessile non è morto e che non va dimenticato. Com’è stato ricordato in manifestazione, l’Italia è famosa nel mondo per tre cose: la Ferrari, la gastronomia e la moda, che nasce nel cuore dei distretti come Biella».
In piazza, oltre a Biella hanno sfilato i distretti industriali già ospitati a Palazzo Oropa, da Carpi a Montemurlo (nella foto sindaci e assessori di queste città tessili con il sindaco di Biella, Vittorio Barazzotto, 1° a sinistra), fino alle delegazioni straniere di Marchin, in Belgio, e di Senones, in Francia, comuni gemellati con Vernio, nel Pratese, oltre ad artigiani e imprenditori (tra cui Xu Qui Lin, unico industriale cinese inscritto a Confindustria), lavoratori, pensionati e soprattutto giovani, in primis gli studenti dell’istituto tecnico con indirizzo tessile Buzzi.
Un altro prezioso tassello al mosaico comune della protesta del tessile è stato aggiunto, venerdì a Milanovendemoda, da Emma Marcegaglia. Il presidente di Confindustria, accanto al vice Paolo Zegna, e al presidente di Sistema Moda Italia, Michele Tronconi, presente il presidente Uib Luciano Donatelli, ha sottolineato che il sostegno all’industria tessile «è un dovere» perché «non è più il tempo delle parole e degli annunci: non decidere può essere molto pericoloso e il rischio di perdere imprese è reale».

laura ricardi
ricardi@primabiella.it

2 marzo 2009

 

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