quattro zampe "confinati"

«Volontari per i cani in quarantena»

La proposta di Scicolone: «Le istituzioni consentano di aiutare i proprietari malati o bloccati a domicilio»

«Volontari per i cani in quarantena»
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«Volontari per i cani in quarantena».

Effetto coronavirus

Il coronavirus spaventa l’uomo e mette in crisi chi possiede un’animale d’affezione. A farne le spese, in particolare, sono i malati e chi si trova in quarantena domiciliare e, dunque, chi non può portare il cane fuori di casa per espletare i bisogni. Nelle ultime ore si è aggiunta la chiusura di parchi e giardini, vere e proprie oasi in città piene di cemento. E non è finita qui: la distanza da poter percorrere lontano dalla propria abitazione, ordinanze alla mano visto il continuo aumento di contagi in tutta Italia, si è ridotta a soli 200 metri.

Il progetto

Nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Sanità italiano abbiano confermato che la trasmissione del Covid-19 avviene esclusivamente da uomo a uomo, e non ci sono prove che gli animali da compagnia possano contrarre o trasmettere la malattia, c’è preoccupazione per le conseguenze della pandemia anche per gli amici a quattro zampe. A lanciare l’allarme è Alberto Scicolone, presidente dell’associazione Legami di Cuore: «Stiamo già collaborando con l’assessorato alla Tutela degli Animali di Biella ma occorre maggiore chiarezza tra le istituzioni perché la situazione va affrontata. Nel frattempo stiamo già predisponendo una rete di volontari sul territorio che, dotati dei dispositivi adeguati, hanno il compito di supportare il buon governo degli animali».

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