Volo di 9 metri dal cestello della gru
PIATTO - Grave incidente sul lavoro l’altro pomeriggio in frazione Lora. Un artigiano edile di 41 anni, Massimo Busato, ha rischiato la vita dopo che è caduto da un’altezza di nove metri, dal cestello della gru, mentre stava lavorando per la ristrutturazione del tetto di un edificio che si affaccia proprio sulla piazza della frazione.
L’uomo ha riportato delle fratture alle gambe di una certa gravità che hanno convinto il medico del “118” a ordinare il suo trasferimento in elicottero all’ospedale Cto di Torino. La prognosi è per il momento riservata anche se l’artigiano non dovrebbe essere in pericolo di vita.
La dinamica dell’incidente sul lavoro è ora in fase di ricostruzione da parte del carabinieri di Bioglio e degli ispettori dello Spresal, l’organismo dell’Asl che si occupa di infortuni e di prevenzione.
Senza imbrago. «Mi sono tolto l’imbrago un istante per sfilarmi la maglietta perché avevo caldo», si è giustificato l’uomo con i carabinieri che lo hanno già sentito e gli hanno chiesto spiegazioni in merito all’assenza, al momento dell’incidente, del sostegno di sicurezza obbligatorio quando si opera utilizzando il cestello della gru, con il braccio che, in quel momento, era tutto esteso.
L’artigiano, che abita in provincia di Pavia, stava lavorando alla ristrutturazione del tetto di una casa di proprietà di una giovane donna di 22 anni che abita a Piatto. E’ stata proprio lei a dare l’allarme ai carabinieri e al “118” dopo che ha sentito le grida d’aiuto dell’artigiano.
Valter Caneparo
PIATTO - Grave incidente sul lavoro l’altro pomeriggio in frazione Lora. Un artigiano edile di 41 anni, Massimo Busato, ha rischiato la vita dopo che è caduto da un’altezza di nove metri, dal cestello della gru, mentre stava lavorando per la ristrutturazione del tetto di un edificio che si affaccia proprio sulla piazza della frazione.
L’uomo ha riportato delle fratture alle gambe di una certa gravità che hanno convinto il medico del “118” a ordinare il suo trasferimento in elicottero all’ospedale Cto di Torino. La prognosi è per il momento riservata anche se l’artigiano non dovrebbe essere in pericolo di vita.
La dinamica dell’incidente sul lavoro è ora in fase di ricostruzione da parte del carabinieri di Bioglio e degli ispettori dello Spresal, l’organismo dell’Asl che si occupa di infortuni e di prevenzione.
Senza imbrago. «Mi sono tolto l’imbrago un istante per sfilarmi la maglietta perché avevo caldo», si è giustificato l’uomo con i carabinieri che lo hanno già sentito e gli hanno chiesto spiegazioni in merito all’assenza, al momento dell’incidente, del sostegno di sicurezza obbligatorio quando si opera utilizzando il cestello della gru, con il braccio che, in quel momento, era tutto esteso.
L’artigiano, che abita in provincia di Pavia, stava lavorando alla ristrutturazione del tetto di una casa di proprietà di una giovane donna di 22 anni che abita a Piatto. E’ stata proprio lei a dare l’allarme ai carabinieri e al “118” dopo che ha sentito le grida d’aiuto dell’artigiano.
Valter Caneparo