«Voleva violentarmi, perché è già libero?»

«Voleva violentarmi, perché è già libero?»
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BIELLA - «Voleva violentarmi. E lo hanno già lasciato andare, è già libero. Sono sconvolta, non mi sembra vero, lotterò con tutte le mie forze fino a quando non avrò ottenuto giustizia. Quell’uomo mi ha aggredita alle spalle, mi ha gettata su un materassino che aveva preparato in precedenza nello scantinato, ha cominciato a picchiarmi sulla testa per stordirmi. E più lo pregavo di smetterla più lui mi picchiava. Ho temuto di morire. L’ho scongiurato di calmarsi, che sopra c’erano già i clienti e che non lo avrei denunciato. E lui mi ha risposto, con rabbia e cinismo: “Ma non lo hai ancora capito? Tu quei clienti non li rivedrai più”...».

Ferita fuori e soprattutto dentro, nell’anima, Fiorella Ramella, titolare del “Buffet stazione” pare un fiume in piena. Ha ancora evidenti i segni dell’aggressione, dei calci, dei pugni e di quella stretta al collo che le ha leso una corda vocale oltre a lasciarle profondi segni che lei ora tenta di coprire con un foulard. L’aggressore, Gabriele Bilancetta, 39 anni, da due cuoco-barista del locale di piazza San Paolo, è stato rintracciato un giorno e mezzo dopo. E’ stato interrogato alla presenza del suo difensore, avvocato Massimo Pozzo, e subito dopo rilasciato. Non c’è stato alcun arresto. E nemmeno un fermo di indiziato di delitto. Bilancetta è stato interrogato e rilasciato con la sola accusa di lesioni volontarie, nonostante i suoi precedenti, le tante denunce e un processo ancora in corso per tentata violenza sessuale.

V.Ca.

Leggi di più sull’Eco di Biella di lunedì 16 novembre 2015 

BIELLA - «Voleva violentarmi. E lo hanno già lasciato andare, è già libero. Sono sconvolta, non mi sembra vero, lotterò con tutte le mie forze fino a quando non avrò ottenuto giustizia. Quell’uomo mi ha aggredita alle spalle, mi ha gettata su un materassino che aveva preparato in precedenza nello scantinato, ha cominciato a picchiarmi sulla testa per stordirmi. E più lo pregavo di smetterla più lui mi picchiava. Ho temuto di morire. L’ho scongiurato di calmarsi, che sopra c’erano già i clienti e che non lo avrei denunciato. E lui mi ha risposto, con rabbia e cinismo: “Ma non lo hai ancora capito? Tu quei clienti non li rivedrai più”...».

Ferita fuori e soprattutto dentro, nell’anima, Fiorella Ramella, titolare del “Buffet stazione” pare un fiume in piena. Ha ancora evidenti i segni dell’aggressione, dei calci, dei pugni e di quella stretta al collo che le ha leso una corda vocale oltre a lasciarle profondi segni che lei ora tenta di coprire con un foulard. L’aggressore, Gabriele Bilancetta, 39 anni, da due cuoco-barista del locale di piazza San Paolo, è stato rintracciato un giorno e mezzo dopo. E’ stato interrogato alla presenza del suo difensore, avvocato Massimo Pozzo, e subito dopo rilasciato. Non c’è stato alcun arresto. E nemmeno un fermo di indiziato di delitto. Bilancetta è stato interrogato e rilasciato con la sola accusa di lesioni volontarie, nonostante i suoi precedenti, le tante denunce e un processo ancora in corso per tentata violenza sessuale.

V.Ca.

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