"Vogliono uccidere il mio Casper"

Il cane è culturalmente considerato il migliore amico dell’uomo, ma l’essere umano, si sa, ha dimostrato di poter essere crudele ed estremamente pericoloso per gli animali. I nostri amici a 4 zampe si fidano spesso ciecamente di noi, dando una confidenza che talvolta si rivela un’arma a doppio taglio. La storia che vi raccontiamo è quella di Casper, un tenero incrocio tra un maltese ed uno schnauzer nano, arrivato a Cavaglià circa due anni fa da un canile in provincia di Lodi.

La sua presenza non è stata accettata da tutti, ed il ragazzo che lo ha adottato ha dovuto scontrarsi con le minacce anonime del vicinato, entrando in un vortice spiacevole. Eco di Biella ha ascoltato le parole di Emanuel Ciancia, padrone del cane protagonista di questa vicenda.

Le minacce

"Abbiamo Casper da un paio di anni, e a tempi alterni ho ricevuto alcune lamentele sul fatto che lui abbaiasse tutto il giorno. Io posso dirle che nel mio piccolo l’ho addestrato a smettere al mio richiamo. Noi viviamo, tra l’altro, in una proprietà abbastanza isolata con ampio giardino. Siamo convinti ci sia una persona che voglia aggrapparsi ad ogni cosa le capiti a tiro per lamentarsi. Sono sicuro non siano i nostri coinquilini, perchè anche altri di loro hanno cani e tutti adorano gli animali. Io sospetto arrivi da qualcuno del vicinato. La lettera era abbastanza esplicita e minacciava 'se non ci pensate voi a farlo smettere di fare casino, ci pensiamo noi'. Vogliono fare del male al nostro cane".

"A noi in passato, prima che arrivasse Casper, sono già stati avvelenati due cagnolini. Uno siamo riusciti a salvarlo, mentre per l’altro non c’è stato nulla da fare. Questo significa che siamo stati presi di mira, ed il problema non è il nostro animale. Due mesi fa ho trovato nuovamente una pastiglia di detersivo nel giardino, e per fortuna l’abbiamo rimossa subito".

Servizio completo in edicola oggi, giovedì 19 ottobre, su Eco di Biella.