"Vogliamo i soldi", due biellesi picchiati e minacciati con una pistola
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Dopo aver acquistato un’attività commerciale nel Biellese hanno preso a botte e minacciato i vecchi proprietari, due giovani residenti in provincia, per farsi restituire quanto pagato. Pur di riavere indietro la somma hanno puntato contro di loro anche una pistola. Ma sono stati scoperti e arrestati dalla Polizia.
In manette, a seguito dell’ultima operazione condotta dalla squadra mobile della Questura di Biella sono finiti tre vercellesi. Si tratta di un uomo di 42 anni già conosciuto dalle forze dell’ordine per precedenti specifici e dei suoi due figli, rispettivamente di 24 e 18 anni. Tutti e tre ora sono accusati di estorsione aggravata.
L’indagine, condotta dagli uomini del commissario capo Lorenzo Ortensi, è partita grazie ad una segnalazione anonima giunta alla polizia biellese. Al termine degli accertamenti il sostituto procuratore che si è occupato di coordinare l’inchiesta ha chiesto per i tre vercellesi la custodia cautelare in carcere. L’ordinanza del giudice per le indagini preliminari è stata eseguita ieri mattina: i tre sono stati arrestati.
«Gli arresti e le perquisizioni - ha spiegato Ortensi questa mattina in conferenza stampa - sono stati eseguiti anche con l’ausilio di operatori della Squadra Mobile di Vercelli e di un’unità cinofila della Polizia di Stato di Torino».
Durante le perquisizioni è stata rinvenuta anche la pistola utilizzata per le minacce: un’arma vera, detenuta illegalmente, trovata in possesso al padre, che è stata sequestrata insieme a circa 150 cartucce e a diverse armi giocattolo ritrovate.
In settimana i tre arrestati verranno sentiti dal giudice per l’interrogatorio di garanzia.
Dopo aver acquistato un’attività commerciale nel Biellese hanno preso a botte e minacciato i vecchi proprietari, due giovani residenti in provincia, per farsi restituire quanto pagato. Pur di riavere indietro la somma hanno puntato contro di loro anche una pistola. Ma sono stati scoperti e arrestati dalla Polizia.
In manette, a seguito dell’ultima operazione condotta dalla squadra mobile della Questura di Biella sono finiti tre vercellesi. Si tratta di un uomo di 42 anni già conosciuto dalle forze dell’ordine per precedenti specifici e dei suoi due figli, rispettivamente di 24 e 18 anni. Tutti e tre ora sono accusati di estorsione aggravata.
L’indagine, condotta dagli uomini del commissario capo Lorenzo Ortensi, è partita grazie ad una segnalazione anonima giunta alla polizia biellese. Al termine degli accertamenti il sostituto procuratore che si è occupato di coordinare l’inchiesta ha chiesto per i tre vercellesi la custodia cautelare in carcere. L’ordinanza del giudice per le indagini preliminari è stata eseguita ieri mattina: i tre sono stati arrestati.
«Gli arresti e le perquisizioni - ha spiegato Ortensi questa mattina in conferenza stampa - sono stati eseguiti anche con l’ausilio di operatori della Squadra Mobile di Vercelli e di un’unità cinofila della Polizia di Stato di Torino».
Durante le perquisizioni è stata rinvenuta anche la pistola utilizzata per le minacce: un’arma vera, detenuta illegalmente, trovata in possesso al padre, che è stata sequestrata insieme a circa 150 cartucce e a diverse armi giocattolo ritrovate.
In settimana i tre arrestati verranno sentiti dal giudice per l’interrogatorio di garanzia.