EMERGENZA SANITARIA

Virus rallenta ma Cirio mette in guardia: "No assembramenti, altrimenti ordinanza"

In Piemonte l'indice di contagio passa da 2.16 a 1.37 ma c'è ancora il pericolo di troppi comportamenti "leggeri".

Virus rallenta ma Cirio mette in guardia: "No assembramenti, altrimenti ordinanza"
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In Piemonte, il Coronavirus rallenta: l'indice di contagio passa da 2.16 a 1.37. E il governatore Alberto Cirio raccomanda: no assembramenti.

La situazione

"I sacrifici che stanno facendo i piemontesi cominciano a portare risultati concreti". Questo quanto espresso ieri dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

"Il nostro Rt, dato che indica la velocità di diffusione del contagio che era 2.16 la settimana del 25 ottobre oggi è 1.37". Non solo: "La velocità di raddoppio dei contagi è passata da 6 giorni a 9 giorni.

Questo non vuol dire che siamo fuori dalle difficoltà, ma che abbiamo iniziato un percorso che fa vedere la luce concretamente".

Cirio ha parlato di una riduzione dei ricoveri, "numeri che devono però assestarsi, in ogni caso sono un segnale importante per effettivo rallentamento del virus nella nostra Regione e garantire posti letti per chi si ammala e deve poter venire ricoverato".

Possibile ordinanza

Ieri sera Cirio durante una lunga diretta Facebook ha però messo in guardia i piemontesi:

"Abbiamo valutato ulteriori misure di restrizione, visti i problemi di assembramenti nelle grandi città. Le Prefetture garantiranno più controlli, ma io mi appello a un maggior senso di responsabilità dei cittadini. Se riceverò immagini di tanti assembramenti nelle città, la prossima settimana sarò costretto a intervenire con un’ordinanza. Sono sicuro che non ce ne sarà bisogno".

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