Vigliano: Già ai domiciliari continua a spacciare, arrestata
La 39enne, già gravata in passato da vicende inerenti gli stupefacenti, è stata nuovamente arrestata
Vigliano: Già ai domiciliari continua a spacciare, arrestata
È costante il contrasto dell’Arma biellese allo spaccio e consumo di stupefacenti, incentrato sull’individuazione di chi offre le sostanze soprattutto a giovani e giovanissimi.
In tale contesto, nella serata di giovedì, 16 settembre, i Carabinieri della Stazione di Vigliano, unitamente a quelli della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Biella, hanno arrestato L.M., 39enne residente in paese. L’episodio è scaturito dalla continua ed attenta attività di osservazione finalizzata a prevenire e reprimere il fenomeno svolta dai militari dell’Arma che, insospettiti dal continuo andirivieni di autovetture in orario pomeridiano-serale nei pressi dell’abitazione dell’arrestata, hanno intensificato i controlli a suo carico, valutando possibile che in quella casa ci fosse “qualcosa” di così appetibile da attirare visite tanto brevi.
Pertanto, i militari l’hanno attesa, bloccandola proprio sulla soglia di casa. La 39enne è stata fermata per un controllo ma, l’atteggiamento di grande agitazione evidenziato, ha confermato i sospetti nei suoi confronti. Visto il crescente nervosismo, i Carabinieri hanno esteso la perquisizione alla casa della giovane e, in una camera, occultato alla vista, hanno trovato un contenitore al cui interno vi erano diversi involucri in “cellophane” contenenti, complessivamente, circa 15 grammi di “cocaina” ed un grammo di “eroina”. Inoltre sono anche stati rinvenuti un bilancino di precisione e materiale idoneo al confezionamento ed al successivo utilizzo o smercio al dettaglio, nonché denaro contante. Quanto rinvenuto è stato contestualmente sequestrato.
Di nuovo in manette
La 39enne, già gravata in passato da vicende inerenti gli stupefacenti e per questo attualmente già sottoposta agli arresti domiciliari, è stata nuovamente arrestata e, a conclusione delle rituali formalità, è stata associata alla Casa Circondariale di Torino a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che coordina le indagini.