Vietato attraversare i binari: Polfer anche a Biella

Vietato attraversare i binari: Polfer anche a Biella
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BIELLA - L’attraversamento binari rimane una delle insidie principali per chiunque si muova in stazione. Il Servizio Polizia Ferroviaria, sempre molto attento a tale problematica, anche ad agosto ha dedicato una giornata di controlli straordinari su scala nazionale per il contrasto del fenomeno. 
Da un recente comunicato si evince che il Compartimento di Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta, con tutte le dipendenti articolazioni presenti sul territorio delle due regioni, ha effettuato servizi mirati nelle stazioni laddove si registrano maggiori criticità riferite a tali comportamenti. I controlli sono avvenuti anche alla stazione di Biella dove gli agenti hanno anche chiesto i documenti, sia personali sia di viaggio, ad alcuni utenti. Ma più che alla repressione, gli agenti della Polfer hanno puntato molto sul discorso della prevenzione. 
«Nella provincia di Torino – viene spiegato nel comunicato - i servizi mirati alla prevenzione di tutte le condotte che rappresentano un rischio per l’incolumità dei viaggiatori in ambito ferroviario, sono stati intensificati nelle stazioni maggiormente interessate dallo spostamento di adulti e ragazzi che utilizzano il treno per gli spostamenti da e per i luoghi di villeggiatura». 
I controlli hanno interessato le principali stazioni del capoluogo: Porta Nuova, Porta Susa (frequentatissime anche da biellesi, ndr) e Lingotto. Mentre in tutte le altre province sono state interessate le principali stazioni di transito dei treni. I controlli sono stati estesi anche in alcune stazioni dove la Polfer non ha distaccamenti quali Serravalle Scrivia e Rigoroso, monitorate dalla Polfer di Alessandria e Novi Ligure. Fossano e Savigliano dalla Polfer di Cuneo, mentre la Polfer di Domodossola ha controllato anche la stazione di Borgomanero e quella di Santhià nonché la stazione di Biella. 
L’intento dell’attività è stato quello di scoraggiare tutte quelle condotte che per l’imprudenza e la fretta rappresentano la causa principale in molti casi di investimenti mortali. 
V.Ca. 

BIELLA - L’attraversamento binari rimane una delle insidie principali per chiunque si muova in stazione. Il Servizio Polizia Ferroviaria, sempre molto attento a tale problematica, anche ad agosto ha dedicato una giornata di controlli straordinari su scala nazionale per il contrasto del fenomeno. 
Da un recente comunicato si evince che il Compartimento di Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta, con tutte le dipendenti articolazioni presenti sul territorio delle due regioni, ha effettuato servizi mirati nelle stazioni laddove si registrano maggiori criticità riferite a tali comportamenti. I controlli sono avvenuti anche alla stazione di Biella dove gli agenti hanno anche chiesto i documenti, sia personali sia di viaggio, ad alcuni utenti. Ma più che alla repressione, gli agenti della Polfer hanno puntato molto sul discorso della prevenzione. 
«Nella provincia di Torino – viene spiegato nel comunicato - i servizi mirati alla prevenzione di tutte le condotte che rappresentano un rischio per l’incolumità dei viaggiatori in ambito ferroviario, sono stati intensificati nelle stazioni maggiormente interessate dallo spostamento di adulti e ragazzi che utilizzano il treno per gli spostamenti da e per i luoghi di villeggiatura». 
I controlli hanno interessato le principali stazioni del capoluogo: Porta Nuova, Porta Susa (frequentatissime anche da biellesi, ndr) e Lingotto. Mentre in tutte le altre province sono state interessate le principali stazioni di transito dei treni. I controlli sono stati estesi anche in alcune stazioni dove la Polfer non ha distaccamenti quali Serravalle Scrivia e Rigoroso, monitorate dalla Polfer di Alessandria e Novi Ligure. Fossano e Savigliano dalla Polfer di Cuneo, mentre la Polfer di Domodossola ha controllato anche la stazione di Borgomanero e quella di Santhià nonché la stazione di Biella. 
L’intento dell’attività è stato quello di scoraggiare tutte quelle condotte che per l’imprudenza e la fretta rappresentano la causa principale in molti casi di investimenti mortali. 
V.Ca. 

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