Via libera dalla Regione a ripresa selvicoltura e cura del verde
Coldiretti Biella-Vercelli: decisione giusta, evitate dannose ricadute economiche e produttive.
Il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio e anche le nuove disposizioni regionali danno il via libera alla ripresa della selvicoltura e la manutenzione delle aree forestali. Lo conferma anche Coldiretti Vercelli – Biella e commenta positivamente quanto previsto, con la possibilità di riapertura delle attività di cura del paesaggio a partire da oggi, martedì 14 aprile 2020.
Via libera a ripresa selvicoltura e cura del verde
“Dopo tutti questi giorni di fermo è importante attivarsi per la manutenzione delle aree forestali per scongiurare i pericoli che possono derivare dall’incuria, come ad esempio la possibile caduta di rami e di alberi. Con l’arrivo della bella stagione ed il diffondersi di pollini è importante anche la cura dei prati e delle zone verdi per cercare di prevenire il dilagare di allergie e il diffondersi di piante infestanti che possano anche danneggiare le colture”, spiega Paolo Dellarole, presidente di Coldiretti Vercelli – Biella. “Un risultato ottenuto grazie alle nostre sollecitazioni, che va incontro ad una necessità primaria che è quella di intervenire nelle città nei confronti di alberi pericolanti e siepi sporgenti sulle sedi stradali con le opportune operazioni di taglio e cura del verde pubblico oltre a prevenire incendi che, con l’arrivo delle alte temperature, si stanno incrementando. Una decisione determinante per l’ambiente e la sicurezza della popolazione: la corretta manutenzione delle foreste aiuta infatti a tenere pulito il bosco e a mantenere un patrimonio naturale che ha una grande valenza turistica e culturale”.
Coldiretti BI_VC: evitate dannose ricadute economiche
In Piemonte vivono quasi 1 miliardo di alberi e sono presenti 52 specie arboree e 40 specie arbustive con una grande variabilità di composizione e struttura. Il Piemonte è la regione, che a livello nazionale, ha la più ampia superficie forestale arborea con circa 1 milione di ettari, ovvero il 38% del territorio, di cui i boschi coprono 932 mila ettari.
Continua Dellarole: “La sospensione all’attività rischiava di generare, in termini produttivi ed economici, una ricaduta negativa non solo rispetto all’immediato, ma anche in riferimento alla prossima stagione termica. Solo i boschi gestiti in modo sostenibile assolvono al meglio funzioni importanti per la società come la prevenzione degli incendi, delle frane e delle alluvioni o l’assorbimento di CO2. Grazie al lavoro ed alla presenza costante delle nostre aziende, è possibile preservare i territori dall’abbandono, svolgendo un insostituibile presidio rispetto all’assetto idro-geologico”.