Vendevano false opere di Nespolo

I falsari non risparmiano neanche gli artisti biellesi, soprattutto se di grido e famosi come Ugo Nespolo. Cinque sue opere erano state infatti poste in vendita sul noto sito internet Ebay. Paccato che si trattasse di clamorosi falsi. Ad accorgersene e a sporgere immediatamente denuncia era stato, nel lontano 2009, proprio l’artista biellese. Ora è iniziato il processo a Cremona dove un collezionista di 72 anni è accusato di ricettazione. Secondo l’accusa, nel lontano 2009 l’uomo avrebbe venduto a un amico, cinque dipinti contraffatti di Nespolo intitolati “Masquerade”, “Birdcage”, “Untitled”, “Museo” e “Credit Card”. Per quegli acquisti, anche l’amico era finito nei guai. L’udienza è stata rinviata dal giudice al prossimo 16 di luglio.
Ad accorgersi dei falsi, come detto, era stato proprio Nespolo. «Dall’esame della fotografia dell’opera pubblicata», si legge nella denuncia del 5 novembre del 2009, «posso riferire senza ombra di dubbio che trattasi di un’opera falsa, ovvero contraffatta, stilisticamente diversa dalle mie opere. Non riconosco inoltre la mia firma apposta in basso al centro dell’opera». Da parte dei carabinieri e della polizia postale erano scattate le indagini che avevano portato all’individuazione di venditori e acquirenti. Nespolo aveva notato le sue opere su un sito Internet e aveva deciso di porre fine a quel commercio “a suo nome”. Ora il processo renderà giustizia all’artista biellese.
Enzo Panelli
I falsari non risparmiano neanche gli artisti biellesi, soprattutto se di grido e famosi come Ugo Nespolo. Cinque sue opere erano state infatti poste in vendita sul noto sito internet Ebay. Paccato che si trattasse di clamorosi falsi. Ad accorgersene e a sporgere immediatamente denuncia era stato, nel lontano 2009, proprio l’artista biellese. Ora è iniziato il processo a Cremona dove un collezionista di 72 anni è accusato di ricettazione. Secondo l’accusa, nel lontano 2009 l’uomo avrebbe venduto a un amico, cinque dipinti contraffatti di Nespolo intitolati “Masquerade”, “Birdcage”, “Untitled”, “Museo” e “Credit Card”. Per quegli acquisti, anche l’amico era finito nei guai. L’udienza è stata rinviata dal giudice al prossimo 16 di luglio.
Ad accorgersi dei falsi, come detto, era stato proprio Nespolo. «Dall’esame della fotografia dell’opera pubblicata», si legge nella denuncia del 5 novembre del 2009, «posso riferire senza ombra di dubbio che trattasi di un’opera falsa, ovvero contraffatta, stilisticamente diversa dalle mie opere. Non riconosco inoltre la mia firma apposta in basso al centro dell’opera». Da parte dei carabinieri e della polizia postale erano scattate le indagini che avevano portato all’individuazione di venditori e acquirenti. Nespolo aveva notato le sue opere su un sito Internet e aveva deciso di porre fine a quel commercio “a suo nome”. Ora il processo renderà giustizia all’artista biellese.
Enzo Panelli