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Valanga sulle montagne del Sestriere, morto l’alpinista “Cala” Cimenti insieme ad un amico

Dramma in montagna vicino al Sestriere: scialpinisti sepolti da due metri di neve.

Valanga sulle montagne del Sestriere, morto l’alpinista “Cala” Cimenti insieme ad un amico
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Valanga Sestriere, scialpinisti sepolti da due metri di neve. Due morti. Dramma in montagna ieri pomeriggio, lunedì 8 febbraio 2021: scialpinisti sepolti da due metri di neve.

Muore “Cala” Chimenti

A perdere la vita sotto l’ampio distacco di neve sono stati Carlo Alberto Cimenti, detto “Cala”, e il compagno Patrick Negro, di Pragelato. Cimenti era un alpinista esperto e avrebbe compiuto 46 anni il prossimo 14 febbraio. L’allarme è scattato nel tardo pomeriggio di oggi, quando i due scialpinisti non sono rientrati. Le speranze di ritrovarli in vita sono cessate quando il segnale di uno degli sciatori è stato localizzato in profondità sotto la valanga.

In corso il recupero delle salme dei due scialpinisti. Sul posto è stata inviata l’eliambulanza 118 con a bordo il tecnico e l’unità cinofila da valanga del Soccorso Alpino che sono stati verricellati nel punto del distacco e in breve hanno individuato il segnale dell’Artva (Apparecchio per la Ricerca del Travolto da Valanga) che i due scialpinisti indossavano. Nel frattempo l’eliambulanza è riuscita a compiere 2 rotazioni trasportando a monte due squadre miste del Soccorso Alpino civile e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, prima di tornare in base per l’arrivo del buio.

Con l’uso delle sonde, i corpi dei due scialpinisti sono stati individuati sotto oltre 2 metri di neve, alla base di una valanga che è scesa a valle per per circa 200 metri lungo un canale. Dopo un impegnativo lavoro di scavo, le salme sono state disseppellite e caricate sul toboga per il trasporto a valle a cui ha partecipato una squadra di tecnici sopraggiunti a piedi con gli sci e le pelli di foca.

Cala era scampato alla morte nel luglio del 2019 sul Gasherbrun VII, in Pakistan, quando il suo compagno, Francesco Cassardo, 30 anni, medico di Rivoli, che lavora all’ospedale di Pinerolo, era rimasto gravemente ferito.

Cala, era uno degli alpinisti professionisti più conosciuti al mondo. Da sempre si occupava di freeride per il comprensorio di Prali.

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