OGGI L'ADDIO

E' morto Giuseppe Bider, papà di Francesco il combattente UCK ucciso in Kosovo

I figli Alfredo e Damiano a capo di una storica azienda di rappresentanza del settore tessile

E' morto Giuseppe Bider, papà di Francesco il combattente UCK ucciso in Kosovo
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Lutto a Biella e nel quartiere Vaglio in particolare per la scomparsa del dottor Giuseppe Bider, capostipite di una famiglia molto conosciuta.  Bider, 88 anni, era il papà di Francesco Bider, il militare pacifista diventato guerrigliero dell'UCK in Kosovo, ucciso dai serbi di Milosevic nella primavera del 1999, sui monti al confine con l'Albania.

La morte di Giuseppe Bider lascia nel dolore altri quttro figli: Alfredo e Damiano, da oltre trent'anni a capo dell'omonima ditta di rappresentanza tessile nel campo dei filati sintetici, artificiali e naturali, Muthomi (molto conosciuto nel mondo delle bocce) e Maurizio, oltre agli adorati nipoti Josef e Marianna.

Venerdì 14 agosto, nella chiesa parrocchiale di Vaglio, è stato celebrato il funerale.

Giuseppe Bider, 88 anni

Chi era il Francesco Bider il pacifista divenuto combattente

Francesco Bider, ebreo di origine e poi convertito alla fede cattolica - recita una sua biografia - si è unito alla guerra di liberazione del Kosovo all'inizio del 1999, dopo un percorso che lo aveva visto impegnato fin dal 1993 negli aiuti umanitari dopo lo scoppio delle guerre in ex Jugoslavia.  Aiutò a quei tempi i circa 500 attivisti per la pace a raggiungere la Bosnia ed Erzegovina, dove solo la sua carovana poteva entrare in città.

Successivamente - scrisse su la Repubblica Paolo Rumiz, che conobbe personalmente il futuro combattente biellese dell'UCK (l'unico occidentale ucciso in Kosovo, si disse all'epoca della sua morte) Francesco rimase molto colpito dal film di Emir Kusturica "Gatto nero, gatto bianco" che a suo avviso rappresentava una lotta simbolica tra il bene e il male, tra la vita e la morte. Ha poi viaggiato con altre missioni di mantenimento della pace a Kukës, dove erano stati allestiti i campi dei profughi albanesi del Kosovo, che erano stati brutalmente espulsi dall'esercito serbo.

Francesco Bider

Francesco è rimasto scioccato dalla vista dei campi profughi e questo lo ha spinto ad unirsi all'UCK nella lotta per la liberazione del Kosovo, nonostante le sue opinioni pacifiste e anti-militari. Dopo un mese di attesa, Francesco si è unito all'UCK raccogliendo simpatia per la determinazione dimostrata. Morì durante una delle battaglie più sanguinose, quella di Koshares, il 7 maggio 1999 dopo essere stato ferito durante i combattimenti. "La Repubblica" in un articolo del 1999 dice che Francesco Bider è l'unico occidentale ucciso nella guerra del Kosovo. Fu sepolto nella città di Kukes. I familiari furono informati della notizia della sua morte tre mesi dopo dai suoi compagni emigrati in Austria dopo la guerra.

 

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