Vaccini in calo anche nel Biellese

Vaccini in calo anche nel Biellese
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E’ in calo anche a Biella la percentuale di bambini vaccinati, almeno stando ai dati che si riferiscono agli anni che vanno dal 2011 al 2015. Nel primo e nel secondo anno presi in esame la copertura era infatti al disopra della quota indicata a livello nazionale (95 per cento), attestandosi al 96 per cento. Poi il calo continuo. Nel 2013 si era infatti passati al 93 per cento, mentre nel 2015 si è scesi al 90 per cento. Il calo delle adesioni al vaccino esavalente (antipolio, antitetanica e coperture contro difterite, epatite B, emofilo e pertosse) pone comunque il Biellese in linea con le altre province piemontesi, anche se ci allontana dalla soglia del 95 per cento fissata a livello nazionale. Un aspetto importante che potrebbe mettere i cittadini di fronte al rischio del ritorno di malattie che nel tempo risultavano ormai praticamente debellate.Un tema, quello delle vaccinazioni, che nelle ultime settimane è estremamente dibattuto, con molte prese di posizione, anche dalla Federazione dell’ordine dei medici, pronta a sanzionare i camici bianchi che non dovessero rispettare il Codice deontologico. Intanto l’Asl di Biella sta preparando una massiccia campagna informativa proprio sul tema delle vaccinazioni per far crescere la percentuale ormai in drastico calo da cinque anni a questa parte e ridurre a zero i rischi.
Enzo PanelliPer saperne di più leggi l’Eco di Biella di lunedì 25 luglio in edicola o direttamente in versione digitale sfogliabile

E’ in calo anche a Biella la percentuale di bambini vaccinati, almeno stando ai dati che si riferiscono agli anni che vanno dal 2011 al 2015. Nel primo e nel secondo anno presi in esame la copertura era infatti al disopra della quota indicata a livello nazionale (95 per cento), attestandosi al 96 per cento. Poi il calo continuo. Nel 2013 si era infatti passati al 93 per cento, mentre nel 2015 si è scesi al 90 per cento. Il calo delle adesioni al vaccino esavalente (antipolio, antitetanica e coperture contro difterite, epatite B, emofilo e pertosse) pone comunque il Biellese in linea con le altre province piemontesi, anche se ci allontana dalla soglia del 95 per cento fissata a livello nazionale. Un aspetto importante che potrebbe mettere i cittadini di fronte al rischio del ritorno di malattie che nel tempo risultavano ormai praticamente debellate.Un tema, quello delle vaccinazioni, che nelle ultime settimane è estremamente dibattuto, con molte prese di posizione, anche dalla Federazione dell’ordine dei medici, pronta a sanzionare i camici bianchi che non dovessero rispettare il Codice deontologico. Intanto l’Asl di Biella sta preparando una massiccia campagna informativa proprio sul tema delle vaccinazioni per far crescere la percentuale ormai in drastico calo da cinque anni a questa parte e ridurre a zero i rischi.
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