Un uomo e una donna stroncati da infarto
Non ce l’hanno fatta i soccorsi a salvare due vite, a Campiglia Cervo e nel cuore di Biella. In valle, stroncata da un infarto, è morta Maria Patrizia Cenedese, 59 anni, residente a Campiglia. In città, nel suo appartamento di viale Macallé, non c’è stato più niente da fare per Mario Francese, 67 anni.
Per salvare Maria Patrizia Cenedese è stato fatto il possibile. E’ stato richiesto persino l’intervento dell’elicottero del “118” della base di Borgosesia che è arrivato a Campiglia con a bordo medico, infermiere e tecnico del Soccorso alpino. Le tecniche di rianimazione con l’ausilio del defibrillatore automatico, non sono purtroppo servite a salvare la donna. Sono intervenuti anche i carabinieri.
Anche in viale Macallé sono arrivati i carabinieri quando un parente della vittima ha telefonato in centrale per raccontare cos’aveva trovato entrando nell’abitazione di Mario Francese. Si è subito parlato di morte dubbia. Al punto che i carabinieri hanno informato il magistrato di turno il quale ha richiesto l’intervento del medico legale dell’Asl, Mariarina Quattrocchi, dirigente del reparto. Alla fine ogni dubbio si è dissolto. Il medico legale non ha neppure disposto l’autopsia, affidando nell’immediato la salma ai familiari. Nel suo referto ha dichiarato che la morte è avvenuta per cause naturali.
V.Ca.
Non ce l’hanno fatta i soccorsi a salvare due vite, a Campiglia Cervo e nel cuore di Biella. In valle, stroncata da un infarto, è morta Maria Patrizia Cenedese, 59 anni, residente a Campiglia. In città, nel suo appartamento di viale Macallé, non c’è stato più niente da fare per Mario Francese, 67 anni.
Per salvare Maria Patrizia Cenedese è stato fatto il possibile. E’ stato richiesto persino l’intervento dell’elicottero del “118” della base di Borgosesia che è arrivato a Campiglia con a bordo medico, infermiere e tecnico del Soccorso alpino. Le tecniche di rianimazione con l’ausilio del defibrillatore automatico, non sono purtroppo servite a salvare la donna. Sono intervenuti anche i carabinieri.
Anche in viale Macallé sono arrivati i carabinieri quando un parente della vittima ha telefonato in centrale per raccontare cos’aveva trovato entrando nell’abitazione di Mario Francese. Si è subito parlato di morte dubbia. Al punto che i carabinieri hanno informato il magistrato di turno il quale ha richiesto l’intervento del medico legale dell’Asl, Mariarina Quattrocchi, dirigente del reparto. Alla fine ogni dubbio si è dissolto. Il medico legale non ha neppure disposto l’autopsia, affidando nell’immediato la salma ai familiari. Nel suo referto ha dichiarato che la morte è avvenuta per cause naturali.
V.Ca.