La sentenza

Un anno alla barista per l'eroina: "Era ad uso personale"

Restituiti anche i seimila euro che la Polizia le aveva sequestrato a suo tempo.

Un anno alla barista per l'eroina: "Era ad uso personale"
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Un annmo alla barista per l'eroina: "Era ad uso personale".

Arrestata dalla Polizia

Si sono di molto sgonfiate le accuse di spaccio di droga rivolte a un’insospettabile barista di 32 anni di Biella, M. C., che mercoledì mattina, nel corso del processo con rito abbreviato davanti al giudice dell’udienza preliminare, se l’è cavata con una pena decisamente mite a un anno di reclusione più 300 euro di multa con la condizionale. A suo tempo, nonostante non fosse mai finita nei guai con la giustizia, era stata addirittura arrestata dalla Polizia che le aveva trovato poco meno di 40 grammi di eroina.

Uso personale

Come ha fatto emergere con estrema chiarezza il difensore, avvocato Cristian Conz, nonostante si fosse trattato di un discreto quantitativo di stupefacente, a suo dire sarebbe stato in ogni caso detenuto solo per il consumo personale in quanto, tre giorni dopo, la giovane donna sarebbe dovuta partire per una vacanza in Puglia e avrebbe così fatto scorta di droga per tutti i venti giorni che sarebbe rimasta lontano da Biella senza dover per forza rischiare per rintracciare uno spacciatore direttamente nel luogo di villeggiatura.

Soldi restituiti

Il giudice ha inoltre dissequestrato e riconsegnato all’imputata tutti i seimila euro che i poliziotti (la foto è di repertorio) avevano a suo tempo sequestrato nel corso della perquisizione. Come ha evidenziato l’avvocato Conz, quei soldi non potevano rappresentare un provento dell’attività di spaccio in quanto erano tutti tagli di banconote da 50 e da 100 euro e di norma, chi acquista la droga, utilizza qualsiasi tipo di banconota. Sono state altresì presentate delle ricevuto bancarie che avrebbero alla fine confermato la provenienza del denaro. Alla fine è così arrivata una condanna mite. Non è escluso che l’imputata voglia presentare appello per tentare l’assoluzione.

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