Tutti stretti a Gabriele

VIGLIANO BIELLESE - Un minuto di silenzio ha onorato ieri, prima della giornata di campionato di Promozione al campo di Valdengo, la memoria di Gabri, il piccolo Gabriele Demaria che su quel campo aveva giocato tante volte indossando la maglia della Fulgor Ronco Valdengo. Un saluto straziante, davanti al quale non è stato facile trattenere le lacrime per la perdita così improvvisa, inattesa e inconcepibile di un bambino di soli 12 anni.
Alle spalle dei giocatori raccolti a metà campo in silenzio (così come gli spettatori sugli spalti) si trovava la maglia numero 2 e uno striscione con scritto sopra un semplice «Ciao Gabri». Poche e semplici sono state anche le parole di Enzo Cugnolio, il responsabile per il settore delle attività di base della squadra biellese: «Siamo veramente rimasti affranti da quello che è successo - ha detto -. Gabriele era un vero appassionato di calcio, un ragazzo bravo e un calciatore molto volentoroso e che ci manca tanto già adesso. Un ragazzino come tutti i giovani che fanno calcio dovrebbero essere, che voleva giocare a calcio prima di tutto per divertirsi e non per cercare un risultato. Un ragazzo di grande carattere che ci ricorderemo sempre».
E lo stesso affetto è arrivato sabato anche dritto al cuore di mamma Monica, papà Fabrizio e della sorellina Chiara, durante i funerali che hanno salutato per l’ultima volta il piccolo, strappato alla vita in pochi giorni da un edema cerebrale di origine batterica. La chiesa di San Giuseppe a Vigliano ha stentato ad accogliere le tantissime persone che hanno voluto prendere parte al momento, condividendo un dolore che tutti hanno sentito un po’ loro. Una cerimonia toccante, che le parole di don Gianni hanno arricchito di speranza: «Un domani tutti noi potremo rivederlo e riabbracciarlo», ha confidato alla famiglia e agli amici. E a un papà distrutto che ha voluto tenere con sè, vicino, il borsone da gioco del suo bambino. Per sentire accanto, ancora una volta, la sua dolce presenza.
VIGLIANO BIELLESE - Un minuto di silenzio ha onorato ieri, prima della giornata di campionato di Promozione al campo di Valdengo, la memoria di Gabri, il piccolo Gabriele Demaria che su quel campo aveva giocato tante volte indossando la maglia della Fulgor Ronco Valdengo. Un saluto straziante, davanti al quale non è stato facile trattenere le lacrime per la perdita così improvvisa, inattesa e inconcepibile di un bambino di soli 12 anni.
Alle spalle dei giocatori raccolti a metà campo in silenzio (così come gli spettatori sugli spalti) si trovava la maglia numero 2 e uno striscione con scritto sopra un semplice «Ciao Gabri». Poche e semplici sono state anche le parole di Enzo Cugnolio, il responsabile per il settore delle attività di base della squadra biellese: «Siamo veramente rimasti affranti da quello che è successo - ha detto -. Gabriele era un vero appassionato di calcio, un ragazzo bravo e un calciatore molto volentoroso e che ci manca tanto già adesso. Un ragazzino come tutti i giovani che fanno calcio dovrebbero essere, che voleva giocare a calcio prima di tutto per divertirsi e non per cercare un risultato. Un ragazzo di grande carattere che ci ricorderemo sempre».
E lo stesso affetto è arrivato sabato anche dritto al cuore di mamma Monica, papà Fabrizio e della sorellina Chiara, durante i funerali che hanno salutato per l’ultima volta il piccolo, strappato alla vita in pochi giorni da un edema cerebrale di origine batterica. La chiesa di San Giuseppe a Vigliano ha stentato ad accogliere le tantissime persone che hanno voluto prendere parte al momento, condividendo un dolore che tutti hanno sentito un po’ loro. Una cerimonia toccante, che le parole di don Gianni hanno arricchito di speranza: «Un domani tutti noi potremo rivederlo e riabbracciarlo», ha confidato alla famiglia e agli amici. E a un papà distrutto che ha voluto tenere con sè, vicino, il borsone da gioco del suo bambino. Per sentire accanto, ancora una volta, la sua dolce presenza.