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Truffe su "Subito.it" con le finte vacanze a Canazei e Bardonecchia

Gli alloggi nella rinomata località trentina o a Bardonecchia non esistevano: due raggirati.

Truffe su "Subito.it" con le finte vacanze a Canazei e Bardonecchia
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Eccovi un fatto di cronaca avvenuto qualche settimana nel Biellese. Uno ha versato la caparra per affittare un appartamento nel cuore di Canazei, località alpina di villeggiatura della provincia di Trento, nota per le lunghe passeggiate e i paesaggi da sogno oppure, d’inverno, per gli impianti sciistici. Un altro ha pagato invece per una casa a Bardonecchia. Tutti e due felici di poter partire per trascorrere un periodo di riposo e di sciate favolose. Solo che, in realtà, chi aveva pubblicato l’annuncio sul sito “www.subito.it ”, pubblicizzandolo in modo da attirare persone interessate, non aveva nel modo più assoluto la disponibilità di quell’appartamento. L’obiettivo era uno solo: intascare i soldi della caparra e sparire.

Di nuovo a processo

Ad essere raggirati, stavolta, sono stati due lombardi che abitano nel Milanese. E non da un napoletano dotato di fantasia e capacità particolari e uniche, bensì da un presunto truffatore che abita a Cossato, Marco La Fata, 59 anni, originario di Cinisi, in provincia di Palermo. Non è la prima vola che il personaggio è chiamato a salire sul banco degli imputati sempre accusato d’aver truffato qualcuno con degli annunci su internet su località di villeggiatura. Una volta Bormio, poi Sestriere, ora di nuovo con altri luoghi da sogno sia in estate sia in inverno per gli amanti dello sci, dell’alpinismo delle escursioni in montagna. Nei giorni scorsi il processo è stato rinviato a fine maggio. L’imputato è difeso come sempre dall’avvocato Francesco Alosi di Biella.

Promettevano finte vacanze a Canazei e Bardonecchia

Il reato che viene contestato è quello ovviamente di truffa. Il metodo è già stato usato innumerevoli volte e, spesso e volentieri, in virtù delle capacità del truffatore di utilizzare internet e gli appositi siti, è facile che il raggiro possa andare a segno. Dopotutto le richieste non sono mai esose, basta di norma chiedere di bloccare l’appartamento con una piccola caparra. Foto dei luoghi, interni dell’appartamento, percorsi vari e descrizione ovviamente allettanti, sembrano a tutti gli effetti veri. Invece sono inventati dalla prima all’ultima parola e dal primo all’ultimo scatto fotografico. Proprio come - stando alle accuse - avrebbe fatto il presunto truffatore biellese che, in passato, avrebbe già accumulato dei precedenti specifici.

I raggirati delle finte vacanze a Canazei e Bardonecchia

La prima “vittima” del raggiro che avrebbe organizzato il biellese, avrebbe preso contatti con il sedicente proprietario dell’appartamento di Canazei nel mese di settembre del 2018. Per l’accusa, l’imputato «avrebbe intrapreso intese commerciali finalizzate alla conclusione di un contratto di affitto, esclusivamente per finalità turistiche, in un appartamento nella nota località della provincia di Trento, in realtà inesistente o, comunque, non nella disponibilità dell’imputato». In questo caso, sarebbe stata concordata una somma di 200 euro a titolo di caparra. Sempre nello stesso periodo - perché quando l’a n nu n c i o viene pubblicato di norma gli interessati fioccano nel volgere di poche ore o giorni prima che qualcuno si accorga del raggiro - un’altra persona interessata aveva preso contatti con l’imputato. In questo caso, sempre per l’annuncio pubblicizzato tramite la piattaforma “subito.it ”, la caparra richiesta per bloccare l’appartamento a Bardonecchia era stata di 300 euro.

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