Truffatori seriali pagano con assegni insolubili
Grazie a un “trucchetto” che avevano un po' alla volta collaudato, facevano la spesa “a scrocco” nei negozi di Biellese e Vercellese. Sono però stati scoperti e denunciati grazie alla segnalazione di uno zelante macellaio di Vigliano Biellese. Ora due truffatori seriali, E.D., 48 anni, di Zubiena ed R.C.,, 51 anni, di Biella, dovranno rispondere dell'accusa di truffa in concorso. In pratica i due facevano la pesa in piccoli negozi di paese, poi al momento di pagare, si proponevano di saldare il conto con un assegno, all'apparenza valido, che però era collegato ad un conto chiuso da tempo. Tre gli episodi che vengono contestati ai due presunti truffatori: il primo caso si è verificato pochi giorni prima di Natale: era il mese di dicembre quando i due biellesi si sono presentati in una ditta di via Ivrea, a Biella e hanno ordinato 20 cesti regalo. Al momento di pagare il conto, che ammontava a circa 600 euro, hanno saldato il tutto con l'assegno, che però poi è risultato essere insolubile. Il titolare dell'attività si era rivolto ai carabinieri, i quali hanno avviato subito le indagini per risalire ai due presunti truffatori. Il secondo episodio è successo a gennaio, nel Vercellese: i due si sono presentati in un negozio di alimentari e, dopo aver acquistato merce per un valore commerciale di circa 300 euro hanno consegnato al titolare dell'attività, che ha 29 anni e vive a Vercelli, un assegno di 300 euro che, anche in questo caso, è risultato collegato a un conto estinto. L'ultimo episodio è avvenuto pochi giorni fa a Vigliano Biellese. E' stato un macellaio, venuto a conscenza del fatto che i negozi di Biella e dei comuni della cintura fossero stati presi di mira da una coppia di truffatori , a capire che non avrebbe dovuto accettare l'assegno proposto dai due a saldo di merce per circa 700 euro. Il macellaio, che si è subito reso conto del potenziale raggiro, ha composto il 112 e chiesto l'intervento dei carabinieri. In pochi istanti i militari hanno raggiunto la macelleria, sono risaliti all'identità dei truffatori e li hanno denunciati. Le indagini dei militari dell'Arma sono in corso per rintracciare altre possibili vittime. Dal comando provinciale di via Fratelli Rosselli giunge l'invito, rivolto a chiunque avesse subito una truffa con il medesimo “modus operandi”, a rivolgersi in caserma. Shama Ciocchetti
Grazie a un “trucchetto” che avevano un po' alla volta collaudato, facevano la spesa “a scrocco” nei negozi di Biellese e Vercellese. Sono però stati scoperti e denunciati grazie alla segnalazione di uno zelante macellaio di Vigliano Biellese. Ora due truffatori seriali, E.D., 48 anni, di Zubiena ed R.C.,, 51 anni, di Biella, dovranno rispondere dell'accusa di truffa in concorso. In pratica i due facevano la pesa in piccoli negozi di paese, poi al momento di pagare, si proponevano di saldare il conto con un assegno, all'apparenza valido, che però era collegato ad un conto chiuso da tempo. Tre gli episodi che vengono contestati ai due presunti truffatori: il primo caso si è verificato pochi giorni prima di Natale: era il mese di dicembre quando i due biellesi si sono presentati in una ditta di via Ivrea, a Biella e hanno ordinato 20 cesti regalo. Al momento di pagare il conto, che ammontava a circa 600 euro, hanno saldato il tutto con l'assegno, che però poi è risultato essere insolubile. Il titolare dell'attività si era rivolto ai carabinieri, i quali hanno avviato subito le indagini per risalire ai due presunti truffatori. Il secondo episodio è successo a gennaio, nel Vercellese: i due si sono presentati in un negozio di alimentari e, dopo aver acquistato merce per un valore commerciale di circa 300 euro hanno consegnato al titolare dell'attività, che ha 29 anni e vive a Vercelli, un assegno di 300 euro che, anche in questo caso, è risultato collegato a un conto estinto. L'ultimo episodio è avvenuto pochi giorni fa a Vigliano Biellese. E' stato un macellaio, venuto a conscenza del fatto che i negozi di Biella e dei comuni della cintura fossero stati presi di mira da una coppia di truffatori , a capire che non avrebbe dovuto accettare l'assegno proposto dai due a saldo di merce per circa 700 euro. Il macellaio, che si è subito reso conto del potenziale raggiro, ha composto il 112 e chiesto l'intervento dei carabinieri. In pochi istanti i militari hanno raggiunto la macelleria, sono risaliti all'identità dei truffatori e li hanno denunciati. Le indagini dei militari dell'Arma sono in corso per rintracciare altre possibili vittime. Dal comando provinciale di via Fratelli Rosselli giunge l'invito, rivolto a chiunque avesse subito una truffa con il medesimo “modus operandi”, a rivolgersi in caserma. Shama Ciocchetti