Il caso

Truffano anziana di soldi e oro: arrestati padre e figlio

Catturati due trasfertisti napoletani. Il colpo è avvenuto a Verrone. Ad aspettarli hanno trovato i poliziotti della Mobile

Truffano anziana di soldi e oro: arrestati padre e figlio
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Altri due truffatori di persone anziane con il trucco del finto incidente stradale provocato da un parente stretto, sono stati arrestati dalla Polizia che li ha attesi al varco, subito dopo che avevano commesso un raggiro ai danni di una pensionata di 80 anni che aveva fruttato loro un bel mucchietto di oggetti preziosi più 1.500 euro in contanti. "Fermi, Polizia!", è stato intimato ai due appena fuori da un condominio di Verrone dove abita l’anziana. In manette sono così finiti due personaggi già noti alla giustizia e alle forze dell’ordine, Domenico e Ciro Ravolo, padre e figlio, di 47 e 24 anni, provenienti da Napoli: “trasfertisti” con esperienza nel settore, capaci di agire a centinaia di chilometri da casa pur di riempirsi le tasche prosciugando i beni di persone di una certa età con i sistemi difensivi parecchio ridotti.

Obbligo di firma

I due sono già comparsi davanti al giudice delle indagini preliminari che ha convalidato gli arresti avvenuti in flagranza e ha disposto per loro l’obbligo di presentarsi ogni giorno in Questura, nel comune di residenza e cioè Napoli, per firmare l’apposito registro.

L’operazione

E’ stato l’ennesimo colpo grosso messo a segno dalla terza sezione della Squadra Mobile della Polstato che si occupa dei reati contro il patrimonio (furti, rapine, truffe e via discorrendo). Già un mese fa altri due truffatori napoletani erano stati arrestati dopo che avevano commesso una truffa analoga in una palazzina di Pralungo.
Allo stesso modo, anche stavolta, l’auto di padre e figlio ha insospettito gli agenti di una pattuglia in borghese della Mobile che stava effettuando un servizio di prevenzione con un’auto civetta. I poliziotti hanno deciso di incollarsi letteralmente alle calcagna di quei due personaggi che, per la loro esperienza, apparivano parecchio sospetti. Quell’auto, dopotutto, era da poco transitata a bassa velocità lungo alcune strade secondarie di Gaglianico prima di fermarsi in un parcheggio poco frequentato della zona.

Servizio completo in edicola oggi, giovedì 4 aprile, su Eco di Biella.

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