Truffa del finto reality, più di 200 denunce
Noto promoter biellese avrebbe acquistato quote dall’indagato per oltre un milione
Sono salite da 35, che hanno dato vita al primo esposto, a quasi 200, le persone che hanno denunciato per truffa il biellese Mirko Ferrari, imprenditore, indagato dalla Procura di Biella con l’accusa d’aver raggirato decine di persone (in tutto si parla di 1700 persone) dopo averle convinte a finanziare con un minimo investimento di 300 euro pro capite un progetto denominato “Cruzeiro Colorido Reality”, un programma televisivo, nello specifico un reality show, da realizzare in Brasile, su un'isola privata, per raccontare la comunità Lgbtq+.
Gli ingredienti per convincere gli interessati a investire nel progetto, dopotutto, c’erano tutti: Netflix, le criptovalute e una vecchia gloria del calcio verdeoro a fare da testimonial, Mário Jardel Almeida Ribeiro, brasiliano, bomber spietato dei primi anni Duemila che, dagli atti, risulterebbe titolare di una quota di 5.000 sterline nella società inglese del Ferrari, la “Ferrari Pay Sofware Solutions Ltd”, registrata presso la Company House Uk. La società italiana si chiama invece “Ferrari Pay Italia Spa” con sede legale proprio a Biella, in via XX Settembre 11 dove gli uffici sono stati da poco ripuliti di mobili e suppellettili.
La denuncia di Afue
A innescare l'inchiesta della Procura di Biella, è stata l'Associazione vittime di truffe finanziarie, che ha sede a La Spezia e ha raccolto in prima battuta trentacinque denunce delle persone che oggi si sentono raggirate dall'imprenditore. In mezzo ci sono per il momento anche due biellesi, uno dei quali ha creduto nel progetto del Ferrari al punto da investire una grossa cifra (si parla di oltre un milione). Si tratta di un imprenditore e promoter molto noto, biellese di nascita, milanese d’adozione, che nel corso degli anni è stato in grado di organizzare spettacoli ed eventi di alto livello che ora opera anche in terra brasiliana.
Nel Biellese aveva già organizzato il Festival latinoamericano nei saloni di Biella Fiere, durato due settimane e visitato da migliaia di appassionati e curiosi. E’ lo stesso che negli anni d’oro ha portato a Biella i Pooh allo stadio, Claudio Baglioni all’allora Rosa Shocking, così come i Nomadi, Tracy Spencer, Giorgio Faletti e poi Milva e Gino Paoli all’Odeon. Senza contare che ha fatto solcare il parquet del “vecchio” palazzetto ai mitici Harlem Globetrotters, un evento che ha avuto quasi quattromila paganti. Anche lui si trova ora tra coloro che hanno denunciato il biellese Mirko Ferrari.
Foto: l’ingresso del palazzo di via XX Settembre 11 dove aveva sede la società di Mirko Ferrari
Servizio completo in edicola oggi, lunedì 13 novembre, su Eco di Biella.