Indagini della Procura

Truffa all’INPS da mezzo milione di euro smascherata a Biella

I fondi pubblici venivano percepiti senza diritto da stranieri residenti all'estero (o morti).

Truffa all’INPS da mezzo milione di euro smascherata a Biella
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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Biella hanno denunciato 15 cittadini stranieri accusati di aver percepito l’assegno sociale pur non avendone più diritto. Si tratta di un'indagine condotta per contrastare le truffe ai danni dello Stato, in particolare contro chi incassa sussidi pubblici senza essere effettivamente residente in Italia.

Controlli a tappeto su 200 beneficiari: smascherata truffa all’INPS

Tutto è partito da una verifica sui titolari dell’assegno sociale nati all’estero. I militari hanno analizzato 200 posizioni sospette, selezionandole in base a documenti scaduti, cancellazioni anagrafiche per irreperibilità e altri segnali di possibile assenza prolungata dal territorio nazionale.

Incroci di dati per trovare gli assenti

Per stringere il cerchio, gli investigatori hanno messo insieme più fonti d'informazione: dalla mancanza di medico di base alle assenze nei registri vaccinali e sanitari, fino all’uso delle banche dati delle forze dell’ordine. Così sono emerse 17 posizioni con anomalie gravi, incompatibili con la permanenza in Italia.

Verifiche sul campo: vicini e banche parlano

I Carabinieri hanno poi fatto controlli diretti per capire se queste persone vivessero davvero all’indirizzo dichiarato. Hanno raccolto testimonianze di vicini di casa, sentito i medici di base e chiesto chiarimenti anche alle banche dove venivano versati i soldi del sussidio. Tutto sotto la direzione della Procura di Biella.

Trascorrevano troppo tempo all’estero ma continuavano a incassare

Secondo la legge, chi riceve l’assegno sociale non può stare fuori dall’Italia per più di 29 giorni all’anno. Ma i 15 denunciati risultavano all’estero per periodi molto più lunghi. Nonostante questo, continuavano a incassare i soldi, facendo prelievi o bonifici da conti italiani e stranieri.

Un danno da quasi mezzo milione di euro

In totale, i fondi pubblici percepiti senza diritto ammontano a 445.218,49 euro. Inoltre, sono in corso ulteriori verifiche su due casi ancora più gravi: persone risultate morte da tempo, ma che ufficialmente continuavano a ricevere l’assegno.

Scatta la revoca dei benefici

Le autorità hanno già avviato d’ufficio le procedure per revocare l’assegno sociale a tutti i soggetti coinvolti. L’inchiesta continua, con l’obiettivo di recuperare il denaro e fare piena luce su eventuali complicità o falle nei controlli.

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