Trovato il "pirata" di via Rosselli
E’ stato rintracciato a tempo di record dai poliziotti della Squadra mobile e delle volanti il pirata della strada che sabato sera poco prima delle 21 in via Rosselli, quasi davanti alla pizzeria “Sole e Luna”, ha travolto un sedicenne in bicicletta e ha poi premuto sull’acceleratore con l’intenzione di far perdere ogni traccia. Guidava l’auto della madre che in quei giorni era in vacanza. Lui stesso avrebbe ammesso che aveva forse bevuto troppo e non si sarebbe accorto d’aver urtato la mountain bike multicolore del sedicenne (che pare procedesse senza luci nonostante fosse ormai l’imbrunire). Nei guai, per le ipotesi di reato di omissione di soccorso e fuga dopo un incidente, è finito il trentenne Roberto G., di Biella. Gli inquirenti stanno ora valutando se contestare o meno al giovane anche la guida in stato di ebbrezza. La patente gli è stata ovviamente ritirata e l’auto della madre è finita sotto sequestro.
Per fortuna il sedicenne non ha riportato gravi ferite. Ma poteva finire ben peggio. Dopo l’urto, infatti, il ragazzo è finito contro due auto in sosta, è caduto e ha picchiato la schiena e un braccio sull’asfalto. Portato in ospedale in ambulanza, è stato quindi sottoposto a tutti gli accertamenti di rito. Alla fine ha avuto una prognosi di una decina di giorni. L’investitore è stato identificato già domenica mattina. Ma la notizia non è mai trapelata. Messo alle strette dagli investigatori della Mobile, il giovane avrebbe alla fine ammesso ogni cosa. Era al volante di una Ford. Dopo l’investimento si è allontanato in direzione di Ponderano senza neppure accennare a fermarsi nonostante l’urto con la bicicletta sia stato evidente, violento. «Quel povero ragazzo urlava dal dolore - ricorda un testimone che abita nel vicino palazzo -. L’investitore non ha nemmeno accennato a fermarsi, si è subito allontanato a tutta velocità. Per Mentre i proprietari della pizzeria soccorrevano il giovane, infatti, un altro automobilista, allibito dalla scena, si è lanciato all’inseguimento dell’auto pirata. E sarebbe riuscito ad annotarsi anche solo parzialmente il numero della targa che ha poi consegnato agli agenti di una volante intervenuti per primi sul posto. Ci hanno poi pensato i poliziotti della Mobile a rintracciare l’auto e a mettere alle strette il conducente.