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Trova 250mila euro in buoni postali e li restituisce
Tesoro trovato da un rigattiere di Valle San Nicolao nel vecchio mobile di una casa che stava sgomberando.
Trova 250mila euro in buoni postali e li restituisce.
In un vecchio mobile
Ha trovato una fortuna in buoni postali nel nascondiglio di un cassetto di un vecchio mobile. In tutto 99 buoni per un valore complessivo di quasi 250mila euro sbucati dal nulla, in mezzo a mobili senza valore, accatastati in un prato e pronti per essere bruciati. E ha chiesto ai carabinieri di farli avere agli eredi della casa che stava sgomberando. Un bel gesto che, a conti fatti, gli potrebbe fruttare una corposa ricompensa.
Rigattiere
Lo scopritore di tesori è un rigattire di 39 anni di Valle San Nicolao che era stato incaricato dall'erede di sgomberare un'abitazione di Bioglio in quanto l'anziano proprietario era morto alcuni mesi fa alla veneralda età di 92 anni. E' stata anche rilasciata una fattura: il rigattiere poteva prendersi tutto, mobili e suppellettili, come se fosse in effetti roba sua. Quei cento foglietti meno uno, inseriti in un sacchetto di celllophane, erano probabilmente nascosti in un sottofondo tra un cassetto e l'altro di quel vecchio mobile in apparenza senza valore.
Il tesoro
Così, non appena il rigattiere ha aperto il cassetto, la bustina trasparente con il tesoro è caduta. Il rigattiere non ha nemmeno provato a monetizzare quei foglietti con relativa marca da bollo in un vero tesoro che avrebbe fatto lievitare il suo conto in banca, ha subito contattato i carabinieri di Bioglio e ha fatto in modo che i buoni postali venissero restituiti ai legittimi proprietari e cioé agli eredi dell'anziano defunto. I militari, coordinati dal maresciallo Remy Di Ronco, sono riusciti in breve a rintracciare tre legittimi eredi: due pronipoti (figli di un figlio a sua volta morto), uno dei quali residente in Francia e uno nel Biellese, e una nipote (figlia di una sorella del defunto).
Consegnato ai legittimi eredi
Il tesoro in buoni postali è stato pertanto consegnato nelle mani dei tre legittimi proprietari i quali, per riuscire a monetizzarlo, dovranno solo affrontare e risolvere alcuni problemi burocratici legati alle pratiche di successione.