Troppe richieste, pochi 880 buoni spesa
Oltre ai soldi del Governo, a Mongrando stanziati ulteriori 1.300 euro

Troppe richieste, pochi 880 buoni spesa.
A Mongrando stanziati altri 1.300 euro
Con la pandemia le famiglie povere sono diventate ancora più povere. A queste si sono aggiunti i nuovi poveri, coloro che, negli ultimi due mesi, hanno perso il lavoro, unica loro fonte di reddito. E poi ci sono le persone che si vergognano di chiedere aiuto e che, di conseguenza, non rientrano nelle statistiche sulla povertà. E’ così un po’ ovunque, ormai, e Mongrando non fa eccezione.
«Purtroppo anche nel nostro comune la crisi economica determinata dall’emergenza sanitaria si sta facendo sentire», commenta l’assessore ai servizi sociali Luisa Nasso, annunciando che «sono già stati tutti utilizzati i circa 22mila euro erogati dal Governo per la solidarietà alimentare. In totale, sono stati distribuiti 880 buoni spesa, che non sono tuttavia bastati a coprire le richieste. Ecco perché ho fatto stanziare ulteriori 1.300 euro, togliendoli da altre voci di bilancio, e stiamo utilizzando i soldi confluiti sul conto corrente aperto dal Comune per l’emergenza coronavirus (per effettuare donazioni e offerte, i riferimenti sul sito www.comune.mongrando.bi.it), trasformandoli in buoni spesa da 25 euro, spendibili negli esercizi commerciali del paese che aderiscono all’iniziativa».
La “spesa sospesa”. Il Comune di Mongrando ha inoltre aderito all’iniziativa della Caritas diocesana della “spesa sospesa”.
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