il giallo di rosazza

Tre impronte sulla pistola di Pozzolo che ha sparato a Capodanno

Arrivano i risultati degli accertamenti biologici e dattiloscopici sull'arma che ha ferito Luca Campana. Intanto il deputato di FdI cita don Bosco

Tre impronte sulla pistola di Pozzolo che ha sparato a Capodanno
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Secondo i primi riscontri del Ris di Parma sulle tracce di Dna sulla pistola dell'onorevole Emanuele Pozzolo, che la notte di Capodanno a Rosazza ha ferito Luca Campana, il genero 31enne del caposcorta del sottosegretario Andrea Delmastro, almeno tre persone l'avrebbero maneggiata. Quantomeno sull'arma, North American Arms Lr 22 da collezione, ci sarebbero tre diverse impronte digitali.

Di chi sono quelle tre impronte sull'arma che ha sparato?

Non è ancora chiaro a chi appartengano le tracce di tre diversi dna rilevati sull'arma dal Ris di Parma a seguito di accertamenti biologici e dattiloscopici. Sicuramente una è dello stesso Pozzolo, una seconda dovrebbe essere del capo scorta di Delmastro, Pablito Morello, suocero del ferito Luca Campana (che disse di aver preso l'arma dopo lo sparo riponendola su un pianale), ma la terza? Lo stesso Campana, secondo quanto rivelato nelle scorse settimane, avrebbe negato di aver maneggiato l'arma. Il giovane elettricista fu raggiunto dal proiettile alla gamba sinistra e ha presentato denuncia contro Pozzolo.

Come anticipato da Eco di Biella pochi giorni dopo il fatto lo stesso Campana avrebbe riferito a un conoscente, le frasi dette a Pozzolo nell'immediatezza del fatto: "Mi hai sparato e neppure mi chiedi scusa?". Ma sono pur sempre frasi riportate da terze persone.

Quindi gli accertamenti si dovranno concentrare su un'altra persona, sempre che alla procura già non risulti (a seguito degli interrogatori dei presenti alla festa), chi sia questa terza persona che ha toccato la piccola arma.

Pozzolo è l'unico indagato, ma non fu l'unico a toccare la pistola. Un punto a suo favore, fermo restando il giudizio sul motivo per cui abbia tirato fuori l'arma a una festa di capodanno e che ha portato alla sua sospensione da Fratelli d'Italia. Tuttavia, scrivono gli esperti del Ris: sull'arma si evidenziano "assetti genotipici complessi di tipo misto, riconducibili verosimilmente ad almeno tre individui, dai quali non è possibile estrapolare alcun profilo di un evidente contributore maggioritario".

E Pozzolo sulla sua pagina Facebook cita don Bosco

Nel frattempo il deputato di Fratelli d'Italia Emanuele Pozzolo ha postato sulla sua pagina facebook una massima di Don Bosco.

"Una frase che ripeteva spesso - scrive il deputato -  “Coraggio, coraggio sempre!”. Don Bosco è stato un uomo indisponibile a piegarsi, radicato nella sua fermezza e nell’allegria della vita. Scrisse che in “tempi difficili in cui i nemici della luce si adoperano per coprire la verità” bisogna vivere “con i piedi per terra e con il cuore abitare nel cielo”. Quello di Giovanni Bosco è un vivere profondamente il cristianesimo - hic et nunc - in modo intenso, un reagire costante, un guardare l’Oltre: “Guai a chi lavora aspettando le lodi del mondo: il mondo è un cattivo pagatore e paga sempre con l’ingratitudine”. Un esempio immenso, immortale".
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