Tragedia nel calcio: morto a 54 anni ex mister della Biellese Giorgio Rotolo
Un tumore alla mandibola e l'inizio di un calvario. La storia di un uomo eccezionale che malato ha guidato lo Stresa alla conquista della Serie D

Il mondo del calcio piange Giorgio Rotolo, ex allenatore della Biellese, mancato a soli 54 anni ieri pomeriggio all'hospice di Galliate dopo una lunga battaglia contro la malattia. "Il Presidente Luca Rossetto e la Biellese 1902 - si legge in una nota della società - si uniscono al dolore della società ASD Stresa Vergante per la scomparsa di mister Giorgio Rotolo. La famiglia bianconera esprime profondo cordoglio a parenti e amici".
Tra i messaggi di cordoglio spicca anche quello della Fulgor Ronco Valdengo: "La Società Fulgor Ronco Valdengo si unisce al dolore della famiglia per la prematura scomparsa di mister Giorgio Rotolo mancato a soli 54 anni. Buon viaggio mister che la terra ti sia lieve".
Giorgio Rotolo, un grande allenatore e un esempio di vita
Giorgio Rotolo, alla guida della Biellese nella stagione 2009/2010, in Eccellenza, sottol a proprietà di Carmine Marzano, ha guidato lo Stresa fino a poche settimane fa, portando la sua testimonianza a Coverciano.
Ha lottato per anni contro un male rivelatosi alla fine incurabile, ma che non gli aveva impedito di sedersi in panchina fino a poche settimane fa, dopo aver condotto i blues ad una esaltante promozione in serie D la passata stagione, nonostante le precarie condizioni di salute, che lo costringevano spesso a letto. La società lo aveva confermato in estate e lui aveva guidato la squadra fino alla settimana precedente all'inizio del campionato, lasciando il testimone poi al vice Nicolini. Un dramma vissuto a testa alta. A maggio Giorgio aveva portato la sua storia anche nelle aule di Coverciano in un emozionante incontro con i colleghi impegnati nel supercorso di Uefa A.

I primi passi da calciatore nelle giovanili del Novara, da allenatore tante panchine tra i dilettanti, tra cui quella biellese
Difensore cresciuto nelle giovanili del Novara Calcio, da calciatore aveva vestito le maglie di numerose società dilettantistiche, totalizzando 500 presenze in serie D con le maglie di Sparta Vespolate, Trino, Casale e Aosta. Da allenatore aveva iniziato nelle giovanili della Pro Vercelli, guidando la Berretti del Como prima del passaggio alle prime squadre: Biellese, Borgopal, Osmon Suno, Borgomanero, LG Trino, Ro.Ce. e infine Stresa.
"In campo mi sento benissimo"
“Non ho un segreto, quello che è successo a me può succedere a chiunque. Ma il calcio mi dà forza, in campo mi sentivo benissimo” aveva rivelato in una recente intervista alla Gazzetta, aggiungendo “Sì, temo di morire. E cosa posso fare? Prego e mi curo, non c’è altra strada”.
Il funerale verrà celebrato sabato mattina, nella chiesa della Madonna Pellegrina di Novara.
La scoperta della malattia nell'ottobre 2020. Credeva fosse un mal di denti, era invece un carcinoma squamoso alla mandibola. L'inizio di un calvario, che non gli ha impedito di guidare la squadra: “Ho saltato solo quattro partite e qualche allenamento”