Il caso

Tragedia Mottarone: Eitan estubato. Oggi i funerali della famiglia

La risonanza magnetica a cui era stato sottoposto lunedì non aveva fortunatamente evidenziato danni neurologici, nè a livello celebrale nè a livello del tronco encefalico.

Tragedia Mottarone: Eitan estubato. Oggi i funerali della famiglia
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Eitan è stato estubato e respira da solo, al suo fianco la zia.

Eitan estubato

“Situazione stabile, Eitan è estubato e respira da solo, aiutato da poco ossigeno. Non è ancora completamente cosciente, si prosegue con un risveglio lento, visto che le sue condizioni sono ancora critiche. La zia è in reparto accanto a lui. Prognosi ancora riservata”.

Questo, come riporta Prima Torino, l’ultimo bollettino medico dall’ospedale Regina Margherita dove il bambino di 5 anni si trova ancora ricoverato. La risonanza magnetica a cui era stato sottoposto lunedì non aveva fortunatamente evidenziato danni neurologici, nè a livello celebrale nè a livello del tronco encefalico.

Al risveglio, dunque, al suo fianco, oltre agli anestesisti e agli psicologi, c’era anche zia Aya, sorella del padre morto insieme alla madre e al fratellino di due anni nella cabina della funivia precipitata domenica al Mottarone. Nel reparto di rianimazione si respira un cauto ottimismo, ma la prognosi del piccolo resta riservata. Il risveglio verrà completato nelle prossime ore.

I funerali della famiglia

Nel frattempo oggi, in Israele si terranno i funerali della sua famiglia: mamma, papà e fratellino. La famiglia di Eitan, era di origini israeliane e viveva a Pavia: a perdere la vita il papà Amit Biran, 30 anni, la mamma Tal Peleg, 27 anni, il fratellino Tom, 2 anni oltre al bisnonno materno Itshak Cohen, 82 anni, e la compagna dell’uomo Barbara Koniski Cohen, 71 anni.

Le salme sono state rimpatriate ieri con un volo partito intorno alle 13 da Malpensa. Prima del decollo è stata celebrata una breve cerimonia alla presenza anche dei rappresentati della comunità ebraica. A toccare per l’ultima volta le bare, avvolte nel tricolore e nella bandiera di Israele, è stata proprio zia Aya Biran.

A Pavia, dove la famiglia viveva, è stato indetto il lutto cittadino: “Pavia è una comunità ferita ed è il momento di stringersi nel dolore, di far sentire il sostegno della città a chi ha perso i propri cari, i propri amici. Anche per Eitan, salvato dall’abbraccio protettivo del padre, che ancora lotta per la vita in ospedale. Invito chi crede a pregare per lui”, così il sindaco della città Fabrizio Fracassi.

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