Stamattina l'udienza

Tragedia della Trossi: la Bmw piombò a 150 all'ora sull'utilitaria, uccise tre giovani di Biella e ne ferì un quarto

Sentito il perito che ha ricostruito la tragedia: chiare le responsabilità dell'indagato per omicidio stradale plurimo.

Tragedia della Trossi: la Bmw piombò a 150 all'ora sull'utilitaria, uccise tre giovani di Biella e ne ferì un quarto
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L’utilitaria stava affrontando quel curvone ai quaranta all’ora, l’altro auto l’ha centrata come un bolide a circa 150/160 all'ora dopo aver invaso la corsia opposta. Stavolta il giorno della verità è arrivato. Stattina in un’aula di giustizia a Vercelli, il perito nominato dal giudice ha spiegato la propria relazione e ha ricostruito nel dettaglio, metro dopo metro, minuto dopo minuto, una delle tragedie peggiori che il Biellese abbia mai vissuto: la morte sul colpo di tre ragazzi di Biella, con un quarto ridotto in fin di vita che sta ancora lottando per recuperare le proprie facoltà fisiche.
L’incidente è quello avvenuto il 5 giugno scorso a Busonengo, frazione di Villarboit, una manciata di case nel cuore delle risaie, che si affaccia lungo la Trossi, la storica statale che collega Biella a Vercelli. Quel tragico giorno morirono Raffaele Petrillo, 16 anni, Alessandro Messina, 17 anni, e Carmine Marotta, 21 anni (tutti nelle foto). Rimase ferito in modo gravissimo il conducente della stessa auto, Stefano Tiani, 21 anni.

Chiare le responsabilità dell'indagato

Stamattina il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Vercelli, Valeria Rey, ha sentito, alla presenza di tutte le parti, l’ingegner Roberto Bergantin, il consulente dalla grande esperienza che già si è occupato della ricostruzione di tanti altri incidenti di notevole gravità, nominato dal giudice per effettuare la “perizia cinematica” su tutto ciò che riguarda lo scontro della Trossi. La perizia è già stata depositata e sia i difensori sia i legali delle parti civili, hanno già avuto modo di leggere le conclusioni. Come si era ipotizzato, emergerebbero chiare responsabilità da parte del conducente dell’altra auto, Wellington Herman Lanas Orellana, 29 anni, originario dell’Equador, residente a Biella, conosciuto da tutti come Willy, a cui a novembre è stato concesso il solo obbligo di firma. E’ accusato di omicidio stradale pluriaggravato, lesioni stradali e guida in stato di ebbrezza.

La Bmw è piombata come un bolide

Per il perito non ci sarebbero dubbi. La Bmw del giovane dell’Equador stava viaggiando in direzione di Vercelli a velocità folle, di sicuro tra i 150 e i 160 all'ora. Dall’alta parte stava procedendo verso Biella l’utilitaria con a bordo i quattro biellesi. In questo caso, secondo il perito, la velocità era di poco superiore ai quaranta all’ora. Il risultato è stato un impatto frontale che somma le due velocità, avvenuto quindi a 200 chilometri orari. Nessuno dei quattro giovani biellesi è risultato positivo all’alcol mentre il conducente è risultato sia ubriaco (con un tasso di 1,6 grammi di alcol per litro di sangue, misurato circa tre ore dopo il terribile scontro) sia positivo alla droga anche se non è stato possibile valutare se assunta nei giorni precedenti oppure in prossimità dell’incidente. Non esiste quindi nessun tipo di concorso nello sconto, ma solo la responsabilità piena di Lanas Orellana.

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