Operazione di Polizia e Antimafia

Traffico internazionale di droga: sequestri di auto, case e Rolex anche nel Biellese per 2,5 milioni

Coinvolto il boss Vittorio Raso, ora in carcere, della famiglia che ha spadroneggiato per anni nella zona di Dorzano e Cavaglià.

Traffico internazionale di droga: sequestri di auto, case e Rolex anche nel Biellese per 2,5 milioni
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Anche nel Biellese sono avvenuti i sequestri di beni di lusso nel contesto di un'inchiesta su un traffico internazionale di droga che coinvolge anche Vittorio Raso (nella foto), 44 anni, della famiglia che per anni avrebbe spadroneggiato nel Basso Biellese, arrestato due anni fa in Spagna.

I sequestri anche nel Biellese

La polizia di Torino, in collaborazione con i colleghi di Biella, ha sequestrato beni per due milioni e mezzo di euro appartenenti a cinque persone gravemente indiziate di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Il provvedimento è finalizzato alla confisca e scaturisce da un'indagine patrimoniale della divisione anticrimine successiva a quelle eseguite dalla squadra mobile. Si tratta del gruppo che fa capo a Vittorio Raso, il boss di 44 anni della stessa famiglia che avrebbe spadroneggiato per anni anche nel Basso Biellese, considerato super latitante della 'Ndrangheta, che era stato arrestato due anni fa in Catalogna, in Spagna, per poi essere estradato in Italia.

Droga e soldi

L’indagine patrimoniale ha consentito di sequestrare ingenti somme di denaro ricavate dal traffico di droga, in parte abilmente nascoste e suddivise in banconote di vario taglio per oltre un milione e mezzo di euro e in parte già reinvestite in beni di lusso quali orologi di pregio, autovetture e immobili.

Immobili, auto e Rolex

Il sequestro, eseguito in diversi comuni delle provincie di Torino e Biella, ha riguardato due immobili ubicati nei comuni di Moncalieri e Torino, due autovetture, numerosi orologi di marca Rolex, denaro contante, rapporti bancari e polizze assicurative per una somma complessiva di oltre due milioni e mezzo di euro.

Tutti "sorvegliati speciali"

Nei confronti di tutti i destinatari del sequestro di beni è stata avanzata anche la richiesta di applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con l’obbligo di soggiorno nel comune di dimora.

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