Operazione Carabinieri del Nas

Traffico di "droga dello stupro" sul dark web: arrestato avvocato biellese

Perquisiti casa e ufficio del legale, trovata della sostanza. Nei guai in tutta Italia anche medici e insegnanti e anche la sorella di Ornella Muti.

Traffico di "droga dello stupro" sul dark web: arrestato avvocato biellese
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Traffico di "droga dello stupro" sul dark web : arrestato un avvocato di Cossato.

Avvocato biellese di 42 anni arrestato

C’è anche un avvocato con studio a Cossato, Carlo Bozzalla Pret, 42 anni, insospettabile e molto conosciuto, tra i 39 arrestati ieri mattina (11 in carcere e 28 ai domiciliari) nel contesto di un’operazione di respiro nazionale condotta dal Carabinieri del Nas in collaborazione con Eurojust, Europol e Interpol. I militari, coordinati dal procura aggiunto di Roma, Giovanni Conzo, hanno smantellato un fiorente traffico internazionale di Fentanyl, comunemente nota come “droga dello stupro”, insieme ad altre sostanze psicotrope.

Persino medici e architetti nella rete

Il traffico è stato scoperto su deep e dark web al termine di una maxi indagine dei carabinieri di Roma che hanno eseguito le 39 ordinanze di custodia cautelare su tutto il territorio nazionale. Tra gli indiziati per traffico di droga e autoriciclaggio, figurano anche nomi, oltre che dell’avvocato biellese (conosciuto peraltro per essere un lontano cugino del noto pittore Giuseppe Bozzalla, artista che abitava in frazione Castagnea di Portula), di architetti, medici, insegnanti di scuola media, due impiegati di banca e dei militari. Secondo le stime degli inquirenti, il volume di affari complessivo si aggirava intorno ai quattro milioni e 800mila euro.

Anche la sorella di Ornella Muti

Tra gli arrestati c'è anche Claudia Rivelli, 71 anni, sorella dell'attrice Ornella Muti, già finita nei guai lo scorso 15 settembre dopo che nella sua abitazione di Roma gli agenti della Polaria di Fiumicino avevano trovato e sequestrato tre flaconi contenenti complessivamente un litro di sostanza Gbl, conosciuta come la “droga dello stupro”. L’attrice in quell’occasione, si era difesa dicendo di aver spedito la sostanza al figlio a Londra «perché lui la usa per pulire la macchina, io invece lo uso per pulire l'argenteria».

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