Tour della truffa in mezzo Biellese

Tour della truffa in mezzo Biellese
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Eccoli di nuovo in azione i truffatori di anziani che si fanno aprire con una scusa e poi derubano i malcapitati di soldi e oro. Uno s’è camuffato da vigile urbano, l’altro da operaio, a seconda dell’evenienza e della frottola da raccontare, dell’acquedotto, della società del gas o di quella dell’energia elettrica. Stavolta, su tre tentativi, una truffa è riuscita. In due occasioni sono stati messi in fuga dai padroni di casa che non si sono fidati di quei due sconosciuti, uno alto, magro, di carnagione scura e in grado di esprimersi in perfetto italiano e senza particolari inflessioni dialettali, l’altro più piccolo e pienotto, anche lui di carnagione scusa, meno propenso a parlare rispetto al compagno.

Il tour del raggiro per i due, è cominciato poco prima delle 16 a Cavaglià quando hanno bussato alla porta di un pensionato di 83 anni: «C’è una fuga di gas, dobbiamo staccare i contatori di luce e acqua per evitare problemi», ha esordito quello che poteva sembrare a un vigile urbano in quanto indossava una giacca con parecchi catarifrangenti. Il padrone di casa in un primo momento ha fatto entrare in casa gli sconosciuti. Ma non appena il finto operaio ha chiesto dove si trovassero i contatori, il pensionato ha per così dire mangiato la foglia, si è messo con coraggio davanti ai due e ha minacciato di telefonare ai carabinieri. Ha rischiato di brutto. Ma per fortuna i due hanno preferito allontanarsi con le ali ai pieni.

Poco dopo i truffatori, nel tragitto verso Biella, si sono fermati a Salussola e hanno bussato alla porta di un’altra pensionata. Anche a lei hanno chiesto dove fossero i contatori. Ma non hanno avuto nemmeno la possibilità di varcare la soglia. La padrona di casa, per nulla convinta da modi, movenze e racconto degli sconosciuti, ha solo accennato di voler chiamare i carabinieri. Tanto è bastato per far scappare i due che - a detta dei testimoni - si sarebbero allontanati a bordo di un’auto di marca Bmw di colore grigio.

Al terzo tentativo, con la tecnica e il solito copione ormai affinati, la truffa è purtroppo riuscita. E’ stata presa di mira un’anziana di 83 anni che abita a Pollone. «C’è una fuga di gas...», ha esordito il finto vigile. La donna ha fatto entrare i due. Ha anche indicato all’operaio dove si trovavano i contatori. E mentre la padrona di casa era in compagnia di uno dei due, l’altro è entrato in camera da letto e, da un cassetto, ha rubato oro e soldi per qualche migliaio di euro.

L’appello dei carabinieri è sempre lo stesso: «Non aprite mai la porta a sconosciuti anche se si presentano come tecnici di qualche ente. Si tratta quasi sempre di truffatori. Nel dubbio componete il 112 dei carabinieri...».

Valter Caneparo

Eccoli di nuovo in azione i truffatori di anziani che si fanno aprire con una scusa e poi derubano i malcapitati di soldi e oro. Uno s’è camuffato da vigile urbano, l’altro da operaio, a seconda dell’evenienza e della frottola da raccontare, dell’acquedotto, della società del gas o di quella dell’energia elettrica. Stavolta, su tre tentativi, una truffa è riuscita. In due occasioni sono stati messi in fuga dai padroni di casa che non si sono fidati di quei due sconosciuti, uno alto, magro, di carnagione scura e in grado di esprimersi in perfetto italiano e senza particolari inflessioni dialettali, l’altro più piccolo e pienotto, anche lui di carnagione scusa, meno propenso a parlare rispetto al compagno.

Il tour del raggiro per i due, è cominciato poco prima delle 16 a Cavaglià quando hanno bussato alla porta di un pensionato di 83 anni: «C’è una fuga di gas, dobbiamo staccare i contatori di luce e acqua per evitare problemi», ha esordito quello che poteva sembrare a un vigile urbano in quanto indossava una giacca con parecchi catarifrangenti. Il padrone di casa in un primo momento ha fatto entrare in casa gli sconosciuti. Ma non appena il finto operaio ha chiesto dove si trovassero i contatori, il pensionato ha per così dire mangiato la foglia, si è messo con coraggio davanti ai due e ha minacciato di telefonare ai carabinieri. Ha rischiato di brutto. Ma per fortuna i due hanno preferito allontanarsi con le ali ai pieni.

Poco dopo i truffatori, nel tragitto verso Biella, si sono fermati a Salussola e hanno bussato alla porta di un’altra pensionata. Anche a lei hanno chiesto dove fossero i contatori. Ma non hanno avuto nemmeno la possibilità di varcare la soglia. La padrona di casa, per nulla convinta da modi, movenze e racconto degli sconosciuti, ha solo accennato di voler chiamare i carabinieri. Tanto è bastato per far scappare i due che - a detta dei testimoni - si sarebbero allontanati a bordo di un’auto di marca Bmw di colore grigio.

Al terzo tentativo, con la tecnica e il solito copione ormai affinati, la truffa è purtroppo riuscita. E’ stata presa di mira un’anziana di 83 anni che abita a Pollone. «C’è una fuga di gas...», ha esordito il finto vigile. La donna ha fatto entrare i due. Ha anche indicato all’operaio dove si trovavano i contatori. E mentre la padrona di casa era in compagnia di uno dei due, l’altro è entrato in camera da letto e, da un cassetto, ha rubato oro e soldi per qualche migliaio di euro.

L’appello dei carabinieri è sempre lo stesso: «Non aprite mai la porta a sconosciuti anche se si presentano come tecnici di qualche ente. Si tratta quasi sempre di truffatori. Nel dubbio componete il 112 dei carabinieri...».

Valter Caneparo