L'inchiesta della Procura

Torture nelle celle del carcere di Biella: 28 agenti indagati, uno arrestato e messo ai domiciliari

Nei prossimi giorni verranno sentiti dal gip che dovrà valutare sull'opportunità di sospensione dal servizio.

Torture nelle celle del carcere di Biella: 28 agenti indagati, uno arrestato e messo ai domiciliari
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Botte fuori dalle celle, detenuti legati e picchiati anche in cella dove l'occhio elettronico delle telecamere non arriva.

Sono 28 gli indagati

Finisce nuovamente nella bufera la polizia penitenziaria del carcere di Biella. Nei confronti di 28 agenti è infatti stata aperta dalla Procura un’indagine per il reato di torture, inserito nel Codice penale solo nel 2017 e che prevede pene dai cinque a dieci anni di reclusione per i pubblici ufficiali o gli incaricati di pubblico servizio. Nei confronti del commissario Antonio Pisa - comandante sino a pochi mesi fa - è stata chiesta e ottenuta la misura degli arresti domiciliari, per tutti gli altri la richiesta è di sospensione dal servizio.

Interrogati dal giudice

I ventisette agenti verranno ora sentiti dal gip che poi deciderà in merito alle eventuali misure e alle sanzioni. Gli interrogatori dovrebbero prendere il via lunedì, da ieri il fascicolo relativo alle accuse, un faldone molto corposo di oltre mille pafine, è stato consegnato agli avvocati della difesa, che avranno quindi alcuni giorni per esaminarlo a fondo. Non tutti gli agenti indagati avrebbero partecipato ai pestaggi, alcuni sarebbero però passati da quelle parti mentre erano in corso gli atti di violenza e non sarebbero intervenuti.

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