Testimoni di Geova accolti a fucilate (in aria) da un 72enne biellese
L'uomo, infastidito dai religiosi che si sono presentati alla sua porta ha imbracciato il fucile ed esploso un colpo. I due testimoni di Geova si sono poi recati ai carabinieri
Infastidito dalla presenza di un paio di Testimoni di Geova aveva imbracciato un fucile ed esploso un colpo in aria per intimidirli e quindi allontanarsi. Il risultato è stato raggiunto, solo che i due religiosi lasciata la sua abitazione in fretta e furia hanno raggiunto la vicina caserma dei carabinieri e formalizzato una denuncia per minacce.
Un colpo in aria a scopo intimidatorio
L'episodio risale a una decina di giorni fa, 7 gennaio, ma è stato reso noto solo oggi dai Carabinieri della Stazione di Cavaglià, che hanno proceduto oltre a denunciare l'uomo, di Viverone, 72 anni (classe '50), per minaccia grave ed esplosioni pericolose, anche a sequestrargli un piccolo arsenale.
"Il 7 gennaio 2023, nel pomeriggio - fanno sapere dall'Arma - il prevenuto, infastidito dalla presenza di due uomini, presentatisi presso la sua abitazione quali “Testimoni di Geova” esplodeva un colpo in aria, con un'arma da fuoco, al fine di allontanare i religiosi. I Carabinieri della Stazione di Cavaglià, a scopo cautelare, successivamente ai fatti ritiravano allo stesso le seguenti armi / munizioni, regolarmente detenute, e la relativa licenza di porto d’armi ad uso caccia, in corso di validità: 2 fucili sovrapposti cal. 12; un fucile doppietta cal. 12; un fucile semiautomatico cal.12; una carabina flobert cal. 9; 16 munizioni cal. 12".