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Test sierologici: ecco cosa prevede il protocollo piemontese

Ecco come funziona l'iter: dal test al tampone, fino alle eventuali misure di isolamento fiduciario.

Test sierologici: ecco cosa prevede il protocollo piemontese
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Test sierologici: la Regione ha stabilito le linee del protocollo regionale che regola l’uso degli esami sia nell’ambito pubblico che in quello privato.

Test sierologici: arriva un nuovo protocollo

“In assenza di linee guida nazionali – osserva l’assessore regionale Luigi Genesio Icardi -, andava comunque fatta chiarezza sulla gestione degli esiti dei test sierologici a cui sempre più cittadini stanno facendo ricorso, nonostante questi test non abbiano alcun valore diagnostico e siano utili prevalentemente a fini epidemiologici. Attraverso l’azione combinata tra test sierologico e tampone, contiamo di aver dato una risposta razionale, che riconduce tutte le analisi ad un’unica gestione, mediante il filtro territoriale del medico di medicina generale e la rete della piattaforma covid della Regione Piemonte. Parallelamente, proseguiamo gli screening epidemiologici rivolti alle categorie più esposte al contagio. Sono quasi ultimati i test sul personale della Sanità regionale, mentre stanno iniziando quelli sul personale di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale, Esercito, Vigili del fuoco ed Uffici Giudiziari, in modo da avere una misura sempre più precisa della circolazione del virus sul territorio”. Il protocollo presentato servirà a regolamentare i test nell’ambito pubblico e in quello privato.

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