Tempio crematorio degli orrori: archiviate 500 denunce
Per i familiari delle vittimella decisione del giudice è accolta «senza stupore ma con forte amarezza».

Se da una parte il procuratore Teresa Angela Camelio esprime soddisfazione per la decisione del gip Arianna Pisano di mettere la parola fine alle oltre 500 opposizioni alle richieste di archiviazione della stessa Procura di aprire un’altra tranche dell’inchiesta sul forno degli orrori, dall’altra, c’è amarezza da parte dei familiari che avevano chiesto un ulteriore processo per i Ravetti che, a loro dire, avrebbero commesso le stesse violazioni che li hanno portati alla condanna anche nel periodo precedente la brillante operazione di Procura e Carabinieri che li aveva incastrati, e cioè quantomeno dal mese di maggio 2017 al 26 ottobre 2018.
Forno degli orrori
Se pertanto per il Procuratore si tratta di una «decisione molto ben motivata che accoglie tutte le nostre argomentazioni», per i familiari delle vittime, «la decisione del giudice di disporre l’archiviazione di tutti i procedimenti che riguardano i familiari delle persone cremate nel Tempio crematorio di Biella», è accolta «senza stupore ma con forte amarezza».
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