«Telecom ci considera Terzo mondo»

«Telecom ci considera Terzo mondo»
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SALUSSOLA - Prende il via nelle sedi istituzionali e finisce per coinvolgere anche le utenze private la piccola (per ora) levata di scudi del paese di Salussola contro Telecom. Ad accendere la miccia è stato il sindaco Carlo Cabrio, il quale - esasperato per i continui disservizi, dovuti a un nuovo episodio di maltempo - lunedì nel primo pomeriggio ha diffuso il suo amaro sfogo dalle colonne di Facebook, tramite il profilo dell’amministrazione comunale. «Anche questa mattina - scrive Cabrio - dopo l’ennesimo temporale i telefoni hanno smesso di funzionare. Purtroppo, nonostante le continue sollecitazioni e continui reclami, Telecom continua a considerare Salussola come un paese del Terzo mondo, non considerando che la statale attraversa l’area industriale ed è servita da una centrale molto vecchia poco funzionante, che già da parecchio tempo crea non pochi problemi». Cabrio fa quindi presente di aver già richiesto numerose volte, a nome dell’amministrazione comunale, «l'intervento sia per rimodernizzare gli impianti sia per collegarci alla fibra ottica che attraversa tutto il nostro territorio. Parole al vento! Telecom infatti non sente le nostre richieste, forse perché il pensiero principale è quello che intervenire nel nostro paese non conviene economicamente». Ma il primo cittadino non si ferma qui: «Vorrei ricordare, soprattutto ai dirigenti Telecom, che il servizio non può essere reso disponibile solo alle grandi città, perché economicamente più vantaggiose. È un servizio pubblico e in quanto tale deve essere disponibile a tutti». Non solo. «Le aziende senza telefono - conclude - subiscono un notevole calo economico e se la situazione dovesse persistere potrebbero anche rivolgersi alle autorità competenti per far valere, come è possibile, i loro diritti».Sollecitati dal post del sindaco, alcuni cittadini hanno quindi colto l’occasione per esprimere il loro disappunto. «Io ho disdetto Telecom proprio perchè alla mia richiesta di Adsl mi è stato risposto che la mia zona era di poco interesse per loro - afferma Cristina -. Ora a casa ho MegaWeb, servizio ottimo di Città Studi via parabola». «Io dopo battaglie telefoniche e scontro con addetti di manutenzione, circa un mese e mezzo di lotta serrata, ho finalmente l’Adsl funzionante - aggiunge Gabriele -. Ma purtroppo a discapito di qualcun altro, perché i tecnici mi hanno detto che le cabine sono vecchie e sottodimensionate alla richiesta di Internet». «Ma visto che i problemi li abbiamo tutti, non sarebbe possibile prendere contatti con qualche altro operatore e farci fare delle offerte, in modo che se c’è convenienza e miglior servizio si possa cambiare? - propone Marco - Credo che abbiano più interesse a servire un paese intero, piuttosto che singoli utenti». Marco, infine, segnala all’amministrazione la zona di «Chiappara e San Secondo, dietro alla caserma carabinieri, scoperta da Eolo», puntualizzando che «se il Comune intervenisse sicuramente potrebbero integrare con un nuovo ponte». Insomma - fa presente - «basterebbe intervenire come Comune: sicuramente parecchia gente o ditte valuterebbero l'opportunità».Veronica Balocco

SALUSSOLA - Prende il via nelle sedi istituzionali e finisce per coinvolgere anche le utenze private la piccola (per ora) levata di scudi del paese di Salussola contro Telecom. Ad accendere la miccia è stato il sindaco Carlo Cabrio, il quale - esasperato per i continui disservizi, dovuti a un nuovo episodio di maltempo - lunedì nel primo pomeriggio ha diffuso il suo amaro sfogo dalle colonne di Facebook, tramite il profilo dell’amministrazione comunale. «Anche questa mattina - scrive Cabrio - dopo l’ennesimo temporale i telefoni hanno smesso di funzionare. Purtroppo, nonostante le continue sollecitazioni e continui reclami, Telecom continua a considerare Salussola come un paese del Terzo mondo, non considerando che la statale attraversa l’area industriale ed è servita da una centrale molto vecchia poco funzionante, che già da parecchio tempo crea non pochi problemi». Cabrio fa quindi presente di aver già richiesto numerose volte, a nome dell’amministrazione comunale, «l'intervento sia per rimodernizzare gli impianti sia per collegarci alla fibra ottica che attraversa tutto il nostro territorio. Parole al vento! Telecom infatti non sente le nostre richieste, forse perché il pensiero principale è quello che intervenire nel nostro paese non conviene economicamente». Ma il primo cittadino non si ferma qui: «Vorrei ricordare, soprattutto ai dirigenti Telecom, che il servizio non può essere reso disponibile solo alle grandi città, perché economicamente più vantaggiose. È un servizio pubblico e in quanto tale deve essere disponibile a tutti». Non solo. «Le aziende senza telefono - conclude - subiscono un notevole calo economico e se la situazione dovesse persistere potrebbero anche rivolgersi alle autorità competenti per far valere, come è possibile, i loro diritti».Sollecitati dal post del sindaco, alcuni cittadini hanno quindi colto l’occasione per esprimere il loro disappunto. «Io ho disdetto Telecom proprio perchè alla mia richiesta di Adsl mi è stato risposto che la mia zona era di poco interesse per loro - afferma Cristina -. Ora a casa ho MegaWeb, servizio ottimo di Città Studi via parabola». «Io dopo battaglie telefoniche e scontro con addetti di manutenzione, circa un mese e mezzo di lotta serrata, ho finalmente l’Adsl funzionante - aggiunge Gabriele -. Ma purtroppo a discapito di qualcun altro, perché i tecnici mi hanno detto che le cabine sono vecchie e sottodimensionate alla richiesta di Internet». «Ma visto che i problemi li abbiamo tutti, non sarebbe possibile prendere contatti con qualche altro operatore e farci fare delle offerte, in modo che se c’è convenienza e miglior servizio si possa cambiare? - propone Marco - Credo che abbiano più interesse a servire un paese intero, piuttosto che singoli utenti». Marco, infine, segnala all’amministrazione la zona di «Chiappara e San Secondo, dietro alla caserma carabinieri, scoperta da Eolo», puntualizzando che «se il Comune intervenisse sicuramente potrebbero integrare con un nuovo ponte». Insomma - fa presente - «basterebbe intervenire come Comune: sicuramente parecchia gente o ditte valuterebbero l'opportunità».

Veronica Balocco

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