Esemplari alloctona

Tartarughe palustri abbandonate: un pericolo per il Lago di Viverone

Stanno aumentando di numero e dimensioni. E' una delle 100 specie più invasive e dannose al mondo.

Tartarughe palustri abbandonate: un pericolo per il Lago di Viverone
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Tartarughe palustri abbandonate: un pericolo per il Lago di Viverone.

C'è una legge

La fauna del lago è in pericolo? Questa volta il dito è puntato sulle tartarughe palustri (nella foto un'abitante del lago in mano a un guardiapesca) abbandonate da chi - con l'introduzione della legge che ne vieta la detenzione (per chi già le possedeva era obbligatoria la denuncia) - ha deciso di disfarsene per non avere grane oppure perchè diventate di dimensioni troppo abbondanti per un normale terrario-acquario di casa.

Anzasco, centrale, Comuna

Sembra proprio che da alcuni anni, soprattutto nella zona di Anzasco, ma anche davanti alla centrale e quindi già in territorio di Viverone così come dalle parti della nautica Tarello di frazione Comuna, si siano venute a creare una zone paludose dove dimorano un buon numero di tartarughe palustri. Si tratta per lo più di esemplari alloctoni, immessi nelll’ecosistema del lago come era avvenuto per il gambero rosso della Louisiana. La situazione sta cominciado a preoccupare.

Abbandonate

Le tartarughe palustri americane, infatti, possono essere a tal punto pericolose da rientrare sotto l’etichetta delle specie esotiche invasive e nell'elenco delle 100 tra le specie invsive più dannose al mondo, redatto dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). Si tratta infatti di un rettile simpatico, ma particolarmente vorace, resistente e estremamente adattabile al nostro clima. Un autentico disastro per la biodiversità. Un animale che è andato via via diffondendosi a causa di abbandoni o evasioni da giardini privati non opportunamente recintati.

Sempre più numerose

Per il vice coordinatore delle guardie ittiche Fipsas, Sergio Caselli, «Circa due anni fa, la Provincia ha incaricato me e un collega di fare un sopralluogo, in modo da evidenziare la presenza di questa specie alloctona. Alla fine il problema è emerso, ma in seguito non abbiamo più avuto indicazioni in merito. Ora sono passati due anni, e le tartarughe sono aumentate sia di numero sia di dimensioni e molto presto si trasformeranno in un vero problema per il lago». Come evidenziato dallo stesso Caselli, le tartarughe palustri «sono davvero troppe - spiega - e sono sempre più grandi. Il problema poi, oltre a essere pericolose per i bambini, perché assicuro che possono mordere, lo sono soprattutto per la fauna del lago. Sono molto voraci, mangiano uova e avanotti dei pesci e se le lasciamo indisturbate in questo loro nuovo habitat credo che in poco tempo potrebbero compiere un disastro».

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