Stuprata dall’ex sul posto di lavoro
E’ una storia squallida di continue e per ora presunte violenze, di stupri addirittura di gruppo, di tentativi di ribellione subito sedati con la forza, quella sfociata nei giorni scorsi in tribunale a Biella, davanti al giudice dell’udienza preliminare Giovanni Campese che ha rinviato a giudizio per violenza sessuale un uomo di Bioglio, 43 anni (il nome viene omesso per evitare che venga identificata la sua presunta vittima).
L’accusa è ben circostanziata e racconta di una violenza sessuale che sarebbe avvenuta il giorno 11 settembre 2014 a Villa Piazzo, a Pettinengo. La donna stava lavorando per conto di un’associazione quando è stata raggiunta dall’ex fidanzato. La loro storia era stata ormai interrotta da tempo. Sull’uomo pendeva inoltre un’altra accusa di stupro per un fatto avvenuto ad Aosta (gli imputati in questo caso sono in due e il processo è in dirittura d’arrivo). Lei aveva provato a respingere quello che a suo dire si era trasformato in un incubo dopo che lui le aveva chiesto in modo esplicito una prestazione sessuale. Gli aveva spiegato che tra loro non poteva esserci più nulla. Era spaventata a morte, aveva quindi provato ad allontanarsi, ma lui l’aveva bloccata con la forza, l’aveva spinta contro il frigorifero e - stando sempre al racconto della donna - l’aveva violentata. Alla fine del rapporto, con incredibile spregio, l’imputato avrebbe utilizzato frasi di scherno nei confronti della donna. Si sarebbe quindi allontanato.
Nel corso dell’udienza preliminare, il giudice ha fissato la data del processo per il 20 aprile del prossimo anno. La conclusione del processo di Aosta è invece attesa per novembre.
V.Ca.
E’ una storia squallida di continue e per ora presunte violenze, di stupri addirittura di gruppo, di tentativi di ribellione subito sedati con la forza, quella sfociata nei giorni scorsi in tribunale a Biella, davanti al giudice dell’udienza preliminare Giovanni Campese che ha rinviato a giudizio per violenza sessuale un uomo di Bioglio, 43 anni (il nome viene omesso per evitare che venga identificata la sua presunta vittima).
L’accusa è ben circostanziata e racconta di una violenza sessuale che sarebbe avvenuta il giorno 11 settembre 2014 a Villa Piazzo, a Pettinengo. La donna stava lavorando per conto di un’associazione quando è stata raggiunta dall’ex fidanzato. La loro storia era stata ormai interrotta da tempo. Sull’uomo pendeva inoltre un’altra accusa di stupro per un fatto avvenuto ad Aosta (gli imputati in questo caso sono in due e il processo è in dirittura d’arrivo). Lei aveva provato a respingere quello che a suo dire si era trasformato in un incubo dopo che lui le aveva chiesto in modo esplicito una prestazione sessuale. Gli aveva spiegato che tra loro non poteva esserci più nulla. Era spaventata a morte, aveva quindi provato ad allontanarsi, ma lui l’aveva bloccata con la forza, l’aveva spinta contro il frigorifero e - stando sempre al racconto della donna - l’aveva violentata. Alla fine del rapporto, con incredibile spregio, l’imputato avrebbe utilizzato frasi di scherno nei confronti della donna. Si sarebbe quindi allontanato.
Nel corso dell’udienza preliminare, il giudice ha fissato la data del processo per il 20 aprile del prossimo anno. La conclusione del processo di Aosta è invece attesa per novembre.
V.Ca.