Stuprata al secondo appuntamento: biellese di 56 anni condannato
Si erano conosciuti sul sito per single "Badoo"... Poi lui è diventato il suo aguzzino.
Un primo incontro, poi un secondo, quando Lucia (il nome è di fantasia) ha accettato l’invito a cena a casa di quell’uomo conosciuto qualche settimana prima su un sito di incontri per persone single, Badoo. Poteva nascere qualcosa, un’amicizia, una relazione sentimentale, un legame più profondo. Invece Andrea, finita la cena, con la scusa di farle visitare la sua casa - in una zona isolata della Valle Elvo - una volta in camera da letto le si è avventato addosso, «sollevandole la gonna», allungando ovunque le sue mani, per poi gettarla sul letto, «abbassarle le mutandine, quasi rompendole» e infine stuprarla, sordo ai suoi rifiuti. Un incubo per una donna, all’epoca 46enne, che cercava solo un po’ di affetto o qualcuno con il quale condividere il tempo libero, la solitudine, e «lo implorava - scrivono ancora i giudici - di non toccarla».
Stuprata al secondo appuntamento
Era il 15 ottobre del 2019. Da quella violenza è scaturito un processo che la scorsa settimana, in primo grado, si è chiuso con la condanna di Andrea M., ora 56enne, senza un’occupazione stabile, a sei anni e otto mesi di reclusione, oltre a 25mila euro di risarcimento. Una sentenza rispetto alla quale l’uomo, difeso dall’avvocato Claudia Botto Steglia, proporrà quasi sicuramente appello. Del resto si è sempre dichiarato innocente.
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