Studente modello, aspirante terrorista

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C’è anche uno studente modello nato e cresciuto a Biella tra i sedici “jihadisti d’Italia” nel mirino della Digos e dei Servizi segreti che ora hanno un nome e un volto. Metà sono andati a combattere in Libia, spesso passando dalla Tunisia, gli altri in Siria - come il biellese - dove si sono schierati fino al 2012 con Al Nusra, poi con l’Isil, il califfato che usa terrorismo e tecnologia, responsabile dell’esecuzione del giornalista americano James Foley. Lo ha scoperto l’inviato dell’Espresso, Paolo Biondani, che ha dedicato allo scottante argomento una dettagliata inchiesta.

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C’è anche uno studente modello nato e cresciuto a Biella tra i sedici “jihadisti d’Italia” nel mirino della Digos e dei Servizi segreti che ora hanno un nome e un volto. Metà sono andati a combattere in Libia, spesso passando dalla Tunisia, gli altri in Siria - come il biellese - dove si sono schierati fino al 2012 con Al Nusra, poi con l’Isil, il califfato che usa terrorismo e tecnologia, responsabile dell’esecuzione del giornalista americano James Foley. Lo ha scoperto l’inviato dell’Espresso, Paolo Biondani, che ha dedicato allo scottante argomento una dettagliata inchiesta.

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