La tragedia della Trossi

Stefano ha aperto gli occhi. Gli amici: "E' forte, ce la farà"

Segnali di ottimismo per il ragazzo ancora ricoverato al Maggiore di Novara. I medici con cautela: "E' fuori pericolo".

Stefano ha aperto gli occhi. Gli amici: "E' forte, ce la farà"
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Stefano ha aperto gli occhi. «E’ forte, vedrete che ce la farà...», hanno continuato a ribadire sin dal principio gli amici per contrastare i presagi negativi di chi addirittura aveva dato il ragazzo per morto. Avevano ragione. Stefano Tiani, 21 anni, di Biella, rimasto gravemente ferito nell’incidente dell’alba del 5 giugno scorso a Busonengo, lungo la Trossi, nel quale sono morti tre suoi amici di 15, 16 e 22 anni, ce la sta facendo.

In rianimazione a Novara

Il giovane di Chiavazza è ancora in un letto del reparto di rianimazione dell’ospedale “Maggiore della Carità” di Novara dove tutto è ovattato e il silenzio è rotto solo dal rumore degli strumenti, così sofisticati da essere in grado di mantenere in vita le persone. Ma non è più in coma e ha aperto gli occhi, anche se per il momento non ha reazioni.

L'ematoma si sta riassorbendo

Il ragazzo sta sopportando bene ai farmaci. Dopo l’intervento al braccio, giorno dopo giorno la situazione sta migliorando. L’ematoma che gli comprimeva il cervello si sta riassorbendo al punto che i medici si sono sbilanciati dichiarando il paziente fuori pericolo. Con cautela, ovvio: la botta a livello fisico è stata tremenda, quella a livello morale, non appena il giovane potrà interagire e gli diranno per forza di cose l’esito di quel terribile incidente, lo sarà ancora di più.

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