«Stavamo morendo, ci ha salvati il gatto»
PETTINENGO - E’ più drammatico di quanto si pensasse il caso di avvelenamento da monossido di carbonio provocato dalla canna fumaria otturata, avvenuto una decina di giorni fa in un’abitazione di Pettinengo. Due giovani hanno rischiato di morire. Andrea C., 23 anni, e la compagna - che è tra l’altro in dolce attesa - sono stati sottoposti per due giorni a trattamento all’ossigeno puro in camera iperbarica alla clinica “I Cedri”, che si trova sulle colline di Fara Novarese.
PETTINENGO - E’ più drammatico di quanto si pensasse il caso di avvelenamento da monossido di carbonio provocato dalla canna fumaria otturata, avvenuto una decina di giorni fa in un’abitazione di Pettinengo. Due giovani hanno rischiato di morire. Andrea C., 23 anni, e la compagna - che è tra l’altro in dolce attesa - sono stati sottoposti per due giorni a trattamento all’ossigeno puro in camera iperbarica alla clinica “I Cedri”, che si trova sulle colline di Fara Novarese.
Tale trattamento serve, simulando una profondità di meno cinquanta metri, a diluire i gas nel sangue e quindi a favorirne l’eliminazione. Il monossido di carbonio, infatti, si attacca all’emoglobina che è la sostanza che trasporta l’ossigeno nel sangue. Solo con l’ossigeno in pressione si riesce poi a staccare la particella di ossido che, altrimenti, tenderebbe a uccidere la cellula.
I due giovani sono stati salvati dal loro gatto “George”. In quel momento stavano dormendo. Il monossido di carbonio fuoruscito dalla stufa a legna per colpa della canna fumaria otturata, ha poco alla volta rubato spazio all’ossigeno. Il gas, incolore, inodore e insapore, è stato respirato in discrete quantità dai due giovani. Lui aveva già perso i sensi, lei non ancora, ma si sentiva stordita, con la testa e gli arti pesanti.
E’ stato il gatto a svegliare la sua padrona. «Sembrava indemoniato - ricorda la giovane -, si è messo a grattare dappertutto, a uscire e a rientrare, quasi a volerci comunicare che qualcosa di veramente brutto stava accadendo».
La ragazza ha provato a svegliare inutilmente il compagno. Poi ha spalancato le finestre e ha chiesto l’intervento di un’ambulanza. Se la sono vista davvero brutta Andrea e la sua compagna. Ma grazie al loro micio sono stati curati e salvati.
Andrea è sconvolto da quanto accaduto: «Abbiamo collegato e acceso la stufa a legna fidandoci del padrone di casa che ci aveva garantito d’aver fatto pulire la canna fumaria da pochi mesi. Era invece otturata dalla fuliggine. Lo spazzacamino ci ha spiegato che erano almeno dieci anni che non veniva pulita. E’ giusto che tutti sappiano come sono andate le cose. Sono stati riempiti di fuliggine due grossi sacchi dell’immondizia. Per due metri di canna fumaria. Ed è tutto detto. Non si possono raccontare simili storie, altrimenti, come in questo caso, la gente potrebbe rischiare anche la vita...».
Valter Caneparo