Stabilimento Coca-Cola di Gaglianico: un'eccellenza all'avanguardia nell'uso di plastica riciclata
Coca-Cola annuncia il passaggio al 100% di plastica riciclata.
Coca-Cola rende noto che tutte le bottiglie in PET del suo intero portafoglio di bibite sono ad oggi realizzate con il 100% di plastica riciclata (rPET), ulteriore dimostrazione dell’impegno per un’economia sempre più circolare. Le nuove bottiglie 100% rPET, come sempre 100% riciclabili, saranno utilizzate non solo per i prodotti Coca-Cola, ma anche per Fanta, Sprite, Powerade, Kinley e FuzeTea.
Lo stabilimento di Gaglianico
Un importante traguardo in cui un ruolo fondamentale è svolto dal sito di Gaglianico di CCH CircularPET, un polo di eccellenza in innovazione e sostenibilità ambientale, con tecnologie pioniere in Europa che alcuni mesi fa è stato riconvertito in un impianto all’avanguardia per la lavorazione del PET riciclato e che, grazie ad oltre 30 milioni di euro di investimento, è ora un innovativo impianto da 18.000 m2 capace di trasformare fino a 30.000 tonnellate di PET all’anno in nuove bottiglie in 100% PET riciclato. Le preforme qui prodotte saranno infatti destinate alla produzione e imbottigliamento delle bevande a marchio The Coca-Cola Company di tutti gli stabilimenti italiani.
Plastica riciclabile: una politica chiave per la sostenibilità
L’estensione dell’intero portafoglio bibite a bottiglie realizzate completamente in plastica riciclata si inserisce all’interno della strategia di Coca-Cola in chiave sostenibile. È stata la prima azienda di bevande analcoliche a introdurre sul mercato italiano una bottiglia realizzata con 100% rPET ed è impegnata da anni nella riduzione della materia prima negli imballaggi in vetro, alluminio e plastica. Di recente ha esteso i Tethered Caps, i tappi uniti alla bottiglia, a tutti i marchi del portafoglio, con l’obiettivo di semplificare la raccolta e il riciclo e ridurre la dispersione e l’impatto della plastica sull’ambiente. Altre tappe di questo percorso sono state la rinuncia al colore arancione delle bottiglie di Fanta e al verde di quelle di Sprite, che ne ha reso più semplice il riciclo in nuove bottiglie, e l’introduzione del packaging secondario KeelClip™, un sistema in carta 100% riciclabile che consente di fare a meno dell’involucro in plastica per confezioni multiple di lattine.
Il commento del direttore di Coca-Cola Italia
«Come Coca-Cola HBC - dichiara Giangiacomo Pierini, Corporate Affairs and Sustainability Director di Coca-Cola HBC Italia - siamo in prima linea da anni per ridurre la nostra impronta sull’ambiente, con importanti investimenti in termini di tecnologia e innovazione che ci hanno permesso di migliorare le nostre performance industriali dando forma ad un modello di business sempre più circolare, di cui la fabbrica di Gaglianico è elemento indispensabile. Con il passaggio al 100% di PET delle bibite superiamo gli obiettivi europei di contenuto riciclato nelle confezioni».
Il modello italiano
Il modello di gestione dei rifiuti italiano è un’eccellenza in Europa, con percentuali di riciclo degli imballaggi post consumo intorno al 73,3% (dato Conai sul 2021), in anticipo sulle scadenze degli obiettivi del 65% previsti dall’UE per il 2025, mentre il tasso di riciclo totale delle bottiglie in PET per uso alimentare è di circa il 64%. Come da bozza di proposta del Regolamento UE sugli imballaggi, se si dovesse concretizzare un cambio di rotta a favore del riuso rispetto al riciclo, senza considerare i modelli di organizzazione della raccolta, si vanificherebbero investimenti e innovazioni come quelle introdotte da Coca-Cola HBC nel nostro Paese.