Spremuta e cappuccino a 21 euro: la rabbia di un cliente
L'uomo è stato fatto accomodare al tavolo a causa delle restrizioni dovute al Covid ma mai si sarebbe aspettato di pagare dei prezzi triplicati

Spremuta e cappuccino a 21 euro: la rabbia di un cliente.
Accade a Venezia
Tra le novità della riapertura di bar e ristoranti, non sono mancati i rincari: complici le nuove norme che favoriscono il consumo di prodotti d’asporto, i ristoratori hanno scelto di addebitare ai clienti il costo di tutti gli “extra” necessari, come contenitori, tazze da caffè biodegradabili e posate. I prezzi non sono scesi con la riapertura al pubblico, in molti casi si è trattato di pochi centesimi: non ci si poteva però aspettare che una spremuta e un caffè potessero arrivare alla cifra da capogiro di 21 euro… A scriverlo i colleghi di Primavenezia.