L'inchiesta

Sparo a Rosazza: atteso l'esame dello stub. Intanto per Pozzolo la pistola era caduta e qualcuno l'ha armata

Sul porto d'armi per difesa personale, i Carabinieri negano d'aver dato parere negativo. A decidere è pur sempre la Prefettura.

Sparo a Rosazza: atteso l'esame dello stub. Intanto per Pozzolo la pistola era caduta e qualcuno l'ha armata
Pubblicato:

Sarà l'esito dell'esame dello stub, il vecchio "guanto di paraffina" che serve a trovare tracce di polvere da sparo su abiti, mani e volto, a chiarire molti dubbi sullo sparo di Capodanno, alla festa dei Delmastro nel locali della Pro loco a Rosazza. Se ne stanno occupando i Carabinieri del Ris di Parma. Indagato d'aver esploso il colpo con il suo mini revolver per difesa personale, è il deputato vercellese di Fratelli d'Italia, Emanuele Pozzolo, 38 anni, che da un anno a questa parte ha ottenuto il cambio di residenza in una casa di una frazione di Campiglia Cervo. Pozzolo, quel mattino, ai Carabinieri avrebbe raccontato che la pistola gli era scivolata dalla tasca del giubbotto e che qualcuno l'aveva raccolta armando poi il cane e lasciando partire il colpo. Il nome di chi avrebbe raccolto l'arma, il deputato ha spiegato che lo farà solo davanti ai magistrati che si occupano del caso.

L'altra versione

A smentire tale versione, ci sono le testimonianze del giovane di 31 anni di Candelo rimasto ferito a una gamba ("Perché mi hai sparato?", avrebbe domandato in quel frangente allo stesso deputato vercellese) e quella del caposcorta di Andrea Delmastro, il sostituto commissario Pablito Morello, che avrebbe messo in sicurezza l'arma solo dopo lo sparo.

Il giallo del porto d'armi

I Carabinieri hanno intanto negato con una nota d'aver dato parere negativo al rilascio del porto d'armi per difesa personale a Pozzolo. In realtà, alla Prefettura, avevano risposto di «non essere in possesso di elementi utili di valutazione in ordine alle esigenze rappresentate dallo stesso Pozzolo al fine del rilascio dell'autorizzazione da parte della Prefettura». Quindi di non aver trovato elementi di pericolo che giustificassero le esigenze di difesa personale. La valutazione - come peraltro è prassi dopo aver raccolto tutti gli elementi utili - era stata fatta per competenza dalla stessa Prefettura che, ai primi di dicembre, aveva dato parere favorevole al porto d'armi per difesa personale.

Seguici sui nostri canali