Spaccio di droga, arrestato per la seconda volta in pochi giorni un 29enne marocchino
I Carabinieri hanno arrestato nuovamente l'uomo, con precedenti di polizia specifici e residente nel cossatese

Nella serata di martedì 1° ottobre, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Biella, con la collaborazione delle Stazioni Carabinieri di Masserano e Valle Mosso hanno arrestato nuovamente per spaccio di sostanze stupefacenti un cittadino marocchino di 29 anni, con precedenti di polizia specifici e residente nel cossatese.
L'uomo già protagonista di arresto il 16 settembre
L’uomo era stato protagonista di un'altra vicenda, verificatasi il 16 settembre scorso, quando i militari del Nucleo Investigativo lo avevano fermato al termine di un breve inseguimento, durante il quale aveva speronato una delle auto di servizio e dopo aver tentato di investire il carabiniere che gli aveva intimato l’alt all’uscita autostradale di Balocco. A bordo dell’auto era stato trovato un kg di hashish, l’uomo era stato quindi arrestato e a seguito di convalida era stato rimesso in libertà con applicazione della misura cautelare dell’obbligo di firma.
I fatti
Il 1° ottobre, invece, nel corso di un servizio di prevenzione crimini in provincia, i militari lo hanno notato alla guida dell’autovettura di proprietà della convivente, guardandosi intorno con aria circospetta, per poi invece ripartire velocemente verso Gattinara. Continuando a seguirlo a distanza, hanno richiesto alla Centrale Operativa di far convergere delle pattuglie alla fine della superstrada a Masserano, che gli hanno dato l’alt mentre i militari in borghese lo hanno chiuso da dietro per impedire un nuovo tentativo di fuga.
A seguito di una perquisizione, è stato rinvenuto un involucro contenente 20 gr di cocaina pura, destinato all’attività di spaccio, in totale spregio della misura cautelare che gli era stata già inflitta dall’Autorità Giudiziaria. L’uomo è stato quindi arrestato e, su disposizione del Procuratore della Repubblica che coordina le indagini, associato in camera di sicurezza fino al giudizio per direttissima che si è svolto giovedì scorso, con convalida dell’arresto e riconferma della misura cautelare dell’obbligo di firma precedentemente adottata.


