"Spaccata" con un tombino

"Spaccata" con un tombino
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Hanno utilizzato un pesante tombino in ghisa per mandare in frantumi la vetrina del negozio e rubare profumi, cosmetici e confezioni varie di creme per viso e corpo per un valore complessivo di oltre quindicimila euro prima dell’arrivo della vigilanza e delle forze dell’ordine. E’ la dinamica del furto avvenuto due notti fa ai danni della profumeria Tina (nella foto Sarcì con il tombino in primo piano) che si trova da circa 25 anni nel cuore del Centro Acquisti di San Giacomo di Masserano.«E’ il terzo furto che subisco in questi anni - racconta rammaricata la titolare del negozio -. Quando ho scoperto cos’avevano combinato per l’ennesima volta mi è balenata l’idea di chiudere i battenti perché non si può andare avanti così: i ladri hanno fatto un disastro. Poi ci ho dormito sopra e ci ho ripensato. L’assicurazione? Per fortuna ce l’ho...».

Il furto è avvenuto due notti fa. Per riuscire a sfondare lo spesso vetro, i ladri hanno rimosso uno dei tombini che proteggono i pozzetti della fognatura lungo la strada d’accesso al centro commerciale. Lo hanno quindi lanciato con forza contro la vetrina che è andata in mille pezzi. In quel momento è scattato l’allarme. Dalla centrale operativa dell’istituto di vigilanza e in quella dei carabinieri sono subito partite le segnalazioni per le pattuglie impegnate nei servizi di ricognizione.
Ma i ladri, con una rapidità da guinness, hanno ripulito quanti più scaffali possibili di costose confezioni di profumi da uomo e da donna, di creme di vario genere e di cosmetici. Tutta merce di un certo livello e quindi costosa. L’ammontare complessivo del danno (che è comunque ancora da quantificare con certezza) è quindi lievitato a vista d’occhio.
Pochi minuti dopo sono piombate  in zona le pattuglie. E’ iniziata la caccia ai ladri ma senza risultati. Il caso è ora nelle mani degli investigatori dei carabinieri che hanno passato ai raggi X la scena del furto alla ricerca di indizi vari e impronte digitali.  E le telecamere? «Una volta c’erano - puntualizza la commerciante -, poi le hanno tolte. Mettere ora d’accordo tutti non è impresa facile...».

Valter Caneparo

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